Tante squadre quest’anno saranno nella posizione di dover competere per le prime quattro posizioni del campionato di Serie A. Il Napoli ha vinto lo scudetto, la Lazio deve conservare il secondo posto, la Juventus non ha le coppe, l’Inter è arrivata in finale di Champions, il Milan ha fatto un grande mercato, la Roma ha appena annunciato Lukaku. Ma non tutte possono entrare tra le prime quattro.
Dal discorso, tra le nuove “sette sorelle”, quella che può essere esclusa in fase preliminare, secondo Furio Focolari, è l’Atalanta: “L’Atalanta non ha l’obbligo. L’Atalanta è una squadra di dimensioni più modeste rispetto alle altre, rispetto soprattutto all’Inter e alla Juventus. Ma le altre sei, tutte, hanno l’obbligo di provarci fino alla fine a centrare l’accesso in Champions“.
I posti per l’accesso all’europa che conta sono quattro, ma secondo Stefano Agresti ci sono soprattutto allenatori che hanno più responsabilità e pressioni rispetto ad altri: “Penso ad Allegri, penso a Mourinho in particolare. Loro hanno l’obbligo, secondo me, di portare queste squadre in Champions. Allegri perché deve giustificare l’ingaggio che prende, i risultati negativi delle ultime due stagioni, risultati molto negativi per l’ultimo campionato e per l’ultima Champions soprattutto. Mourinho perché va bene le feste, due anni fa per lui, l’anno scorso per Dybala, quest’anno la festa per Lukaku però ora Mourinho in campionato non può arrivare settimo dicendo che gli manca un esterno destro”.