Hanno fatto scalpore negli ultimi giorni le dichiarazioni che l’ex presidente del consiglio Giuliano Amato ha rilasciato in un’intervista a repubblica. Interrogato in merito alle controversie sulla strage di Ustica Amato ha dichiarato che “era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi, ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi. Dopo quarant’anni le vittime innocenti di Ustica non hanno avuto giustizia. Perché continuare a nascondere la verità? È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Potrebbe farlo Macron. E potrebbe farlo la Nato. Chi sa ora parli: avrebbe grandi meriti verso le famiglie delle vittime e verso la Storia”
“La versione più credibile è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani. Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario” ha continuato Amato.
Stefania Craxi, figlia di Bettino Craxi e senatore per Fratelli d’Italia, ospite di Stefano Molinari a Lavori in Corso, ha prontamente smentito le pesanti dichiarazioni di Giuliano Amato in merito alla posizione di suo padre nei confronti della tragedia.
“Queste dichiarazioni sono da attribuire ad un’attitudine mnemonica evidentemente deteriorata dall’età. Craxi avvisò Gheddafi per preservare gli equilibri di mercato, ma non in quella occasione, bensì nell’86 in occasione di un’azione terroristica americana in cui morì la figlia di Gheddafi. Nell’80, Craxi era un semplice segretario di partito, non poteva di certo accedere ad informazioni riservate di quel genere e fino all’ultimo lui si interrogò su questa vicenda ritenendola una vicenda gravissima. Craxi è stato un uomo dell’occidente che ha sempre agito da fedele alleato degli americani, ma alleato non vuol dire succube, capiva che l’Italia avesse bisogno di ricoprire un ruolo centrale nel Mediterraneo. In quell’azione lui fu fondamentale, quanto ad Ustica non seppe nulla fino alla sua morte“
“Da presidente del consiglio Craxi fece recuperare il relitto che non diede evidenze di un attacco missilistico, bensì di una bomba. Io penso che Amato avrebbe dovuto parlare in costanza di prove, perché chiedere le scuse ad uno stato sovrano alleato senza alcuna prova non me lo sarei mai aspettato da un uomo che ha ricoperto ruoli istituzionali così importanti“
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