Macedonia del Nord – Italia una partita come le altre? Forse non più dopo lo scontro più recente tra le due nazionali.
Uno scontro, lo scontro, che mise il punto al cammino degli azzurri verso il ritorno alla qualificazione ai Mondiali. Un obiettivo che fu spazzato via dalla disfatta proprio contro i macedoni, che trattennero l’Italia dall’andare a giocare in Qatar. Ora eccoci però al punto di partenza, di nuovo con la Macedonia del Nord: questa sera a Skopje si giocano le qualificazioni al prossimo europeo. Gli azzurri hanno una/due giornate in meno rispetto alle altre e si trova a tre punti dall’Ucraina (con una partita in meno) e a 9 dall’Inghilterra (due partite in meno). La Macedonia ne ha una in più ed è a pari punti.
Questa sera sarà anche la primissima del nuovo CT che ha preso il posto di Mancini, Luciano Spalletti, che si è mostrato emozionato alla vigilia: “Sono emozionato, domani l’emozione quando sentirò l’inno ci sarà, senza dubbio“. Ma quello che conta è “ vincere, a tutti i costi“, avverte Nando Orsi: “Non può fallire assolutamente“. Sandro Sabatini però avvisa: “Tutte queste aspettative su Spalletti dopo cinque giorni di allenamenti mi sembrano più che malriposte. Ci sarà sicuramente impegno, ci sarà sicuramente pressing, ci saranno sicuramente tutte cose che ci sono state anche fino all’altro ieri. Penso tutto il bene possibile sulle scelte, sulle intenzioni di Spalletti, ma ricordo quando Sacchi diventò CT e la prima partita l’Italia non giocava da Milan di Sacchi. Si tratta di un altro lavoro“.