“Covid, la variante Pirola spaventa New York: si rivedono le mascherine. “Con Eris il virus torna a colpire i polmoni: ecco cosa accadrà”.
Due titoli di “Repubblica” che sono esempi perfetti del tipo di notizie che si trovano ormai su molti quotidiani cartacei e online. Torna l’allarme Covid, i casi si rialzano, immancabilmente ritroviamo nella narrazione dei media vaccini e mascherine. Il lato economico dietro un ritorno di questi temi è di facile individuazione secondo Fabio Duranti: “Stanno già mettendo le mani avanti perché i business man vogliono far ricominciare il business, Una cosa del genere nel passato avrebbe fatto saltare dalla sedia i più cinici editori”.
Un legame tra scienza, potere economico e mondo dell’informazione che ALberto Contri sintetizza con le parole di un celebre premio Noble: “John Clauser, fisico premio Nobel del 2022, ha detto che la scienza è stata comprata”.
Il vero problema non è certo quello che accade a livello di media mainstream, il tema che preoccupa di più Aberto Contri è la salute delle persone, anche a lungo termine: “Qual è la differenza fra uno che si prende il Covid come un’infezione normale e uno che si prende la proteina Spike col vaccino? Ho chiesto al professor Bellavite, noto patologo, lui dice che la differenza è molto semplice, che chi lo prende con l’infezione e il suo sistema immunitario lo riconosce, la sbaracca via e si ricorda l’immunità ed è a posto. Lui mi dice che con il vaccino, questa benedetta iniezione, contiene un farmaco che in realtà è un pro-farmaco, cioè è un farmaco che fa in modo che l’organismo crei continuamente delle altre proteine. Ecco perché va avanti non sei mesi, ma andrà avanti tutta la vita. Tu vai a dire in giro queste cose e ti guardano come se fossi pazzo. In realtà siamo circondati da persone che cominciano ad avere un sacco di problemi”.