La situazione migranti in Italia non accenna a migliorare, anzi.
I numeri degli sbarchi avvenuti durante il Governo Meloni continuano infatti ad aumentare a dismisura.
Solo ieri a Lampedusa, riporta Ansa, è stato dichiarato lo stato di emergenza per l’arrivo di quasi 7mila migranti, per i quali è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Il Cruscotto statistico giornaliero del Viminale di oggi riporta dunque un totale di 123.863 migranti: numeri raddoppiati rispetto a quelli del 2022.
Numeri elevati che fanno sorgere numerosi dubbi sul perché siano tali. Soprattutto dopo il Memorandum firmato a luglio dall’UE con la Tunisia che prevedeva 150 milioni di euro a sostegno del bilancio tunisino e 105 milioni per il supporto del controllo alle frontiere.
Soldi che, racconta Il Giornale, non sarebbero mai arrivati ancora a destinazione. Ma non è tutto: secondo il quotidiano la spiegazione più plausibile sarebbe quella di un eurocomplotto contro l’Italia.
Perché l’accordo migratorio non va avanti? Per i continui tentativi dei deputati dem di rallentarlo più possibile.
Come? Facendo leva sui vari discorsi intorno ai diritti umani, ipotizza Il Giornale.
“Fin dal primo giorno il Pd e la sinistra europea hanno lavorato per affossare l’accordo Ue-Tunisia“, accusa Carlo Fidanza capo-delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo. “Ora noi ci siamo affidati all’Europa e l’Europa questo fa“, sentenzia Francesco Borgonovo.
“Assumerei una posizione terza, non sapendo se effettivamente ci siano ostacoli europei, anche se non mi stupirebbe.
Ma davvero noi dobbiamo continuare a star dietro questa gente qui? Davvero noi non possiamo fare di più almeno gli Orban della situazione, battere i piedi? Quello che è avvenuto ieri a Lampedusa è una cosa degradante, incivile, indegna di una nazione.
Non ci possono essere forze dell’ordine, la polizia, che si trovano su una spiaggia a caricare 7 mila persone“.