Carlos Sainz 10 e lode
Fine settimana perfetto, monoposto “educatissima”, gara di lucidità assoluta, guida adamantina. Il tutto impreziosito dalla pressione costante di Russell, che era conscio di avere una macchina con un pochino di spunto in poi rispetto alla Rossa. Stillicidio di emozioni e fiato sospeso nelle ultime tornate. Un rischio enorme corso contro una strategia, quella della Mercedes, che nelle premesse poteva consentite a Russell ed Hamilton il tutto per tutto, con Norris in mezzo, diventato l’incubo delle ultime tornate. Ha domato gomme diventate saponette, alla fine.
Charles Leclerc 9
Perfetto nel ruolo di “protettore” sin dall’inizio; penalizzato dalla prima sosta mentre aveva un ottimo passo con gomme rosse; tornato (co)protagonista indispensabile nel finale, quando c’è stato da far da tappo a un Russell che in uscita dalle curve aveva la Mercedes su due binari. Con un podio da difendere, oltretutto, fino al sorpasso inevitabile da parte della Mercedes. Gara da vero uomo squadra, finché ha potuto. Nei suoi confronti al muretto Ferrari hanno sbagliato più di una volta. Chi scrive la vede così.
Norris / Russell / Hamilton 9
L’incubo degli ultimi giri per una Ferrari, quella di Sainz, che nel retrovisore aveva le gemelli e di Shining, tre per l’occasione. Poi Russell commette l’errore dovuto alla prolungata intensità della rincorsa, ma glielo perdoniamo.
Esteban Ocon 8
Gara da otto, per l’appunto, sfortuna da quattro.
Max Verstappen 6,5
Arrembaggio decoroso con una RB 19 momentaneamente (?) retrocessa a un regime di rigida e non flessibile normalità.
Comunicazioni del muretto Ferrari 5
Oggi è andata bene, benissimo, ma sacrificando la gara di uno dei due piloti, in più di una fase. Altissima soglia di rischio nel finale, qualche esitazione di troppo, che Mercedes ha tentato di cavalcare.