Scienza e privati: un binomio controverso soprattutto quando si parla di finanziamenti e di salute pubblica.
Per quel che concerne la cosa pubblica abbiamo scelto nel corso del tempo di affidarla a grandi organizzazioni, grandi palazzi stracolmi di funzionari, con la promessa di questi di amministrare con onore, ma soprattutto, neutralità alcuni affari non proprio semplici.
Ed è l’esempio dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si occupa della res publica sanitaria di un intero continente.
Ma davvero è sempre buono, giusto e possibile dare la totale fiducia a organizzazioni di questo genere?
Davvero è sempre buono e giusto delegare scelte importanti come la salute a grandi enti?
Davvero il rischio di interferenze e conflitti d’interesse è sempre pari allo zero?
Alla Commissione ITRE per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo, interviene l’Onorevole Francesca Donato che solleva dubbi proprio a questo riguardo.
D’altronde, proprio parlando dell’OMS, poc’anzi La Verità riportava come nella lista dei finanziatori dell’Organizzazione di Tedros ci fossero una serie di privati e di grandi multinazionali, insieme anche a case farmaceutiche. 693.053.079 di dollari sembrerebbero essere quelli della Bill & Melinda Gates Foundation, finanziatori dunque del 10% dei fondi che riceverebbe l’OMS, stando al quotidiano.
Finanziamenti che, chissà, possono anche far bene. Ma se così non fosse? L’Onorevole Donato segue la stessa linea d’onda del metodo scientifico: quella del dubbio.
“Nonostante gli ottimi risultati – spiega alla Commissione – che anche i finanziamenti privati danno in termini di innovazione e risultati scientifici, dobbiamo essere consapevoli che a volte la ricerca scientifica può essere influenzata da conflitti di interesse“.
L’ipotetica soluzione proposta dalla deputata è quella di pensare a un finanziamento pubblico, “per evitare l’interferenza degli interessi privati nella ricerca scientifica“.
Home Video