Max Verstappen 10 e lode
Il terzo titolo mondiale, peraltro consecutivo, è la soglia che, una volta raggiunta, colloca un pilota tra i grandi di tutte le epoche. Ora, bisogna chiedersi: i suoi tre titoli valgono come quelli di Lauda, Senna, Prost o del suo quasi suocero Piquet? Secondo noi no, ma non è colpa sua; lui tra l’altro resta affamato di vittoria pur gareggiando da sé.
Oscar Piastri 9
Predestinato con brio. Non ce ne voglia Lando Norris, ma dopo un fine settimana così le gerarchie in McLaren sono quasi del tutto sovvertite. Ha classe e velocità, opera scelte da veterano in pista e, come si è capito subito, non accusa alcun timore reverenziale.
Lando Norris 8,5
Non si smette di essere bravi soltanto perché si ha un compagno bravissimo. Undicesimo podio in carriera, regolarità prestazionale indiscussa.
George Russell 8
Senza la stupidaggine commessa da Hamilton, sarebbe arrivato a giocarsi la vittoria, tempi alla mano.
Valtteri Bottas 7 +
Un arrivo più che decoroso in zona punti con la Sauber Alfa che non consente certo voli pindarici. Prestazione sostanziosa, altro che pensionamento!
Charles Leclerc 6
Fa tutto ciò che è possibile fare in un circuito del genere con la SF – 23 che ancora non abbiamo capito del tutto che vettura sia.
Fernando Alonso 5
Forse somatizza la frustrazione per ciò che la Aston Martin aveva promesso e non ha poi mantenuto, come potenziale; di certo oggi ha commesso errori grossolani, non da lui.
Perez – Hulkenberg – Hamilton 3
Non ne hanno azzeccata una, stavolta, ognuno in un modo tutto suo: Perez colleziona penalità; Hamilton causa la carambola con Russell e stavolta è indifendibile; Hulkenberg sbaglia addirittura la piazzola di partenza.
Lance Stroll 0
Basta con i bimbiminkia figli di papà. Ha ragione Valsecchi