Un fortunato e importante libro di qualche anno addietro recitava nel titolo che il mondo è guasto e in effetti il mondo grande e terribile come lo chiamava Antonio Gramsci, il mondo di cui siamo abitatori, non soltanto è guasto ma ogni giorno appare più guasto. Come se il corso delle cose si dispiegasse nella forma del guastarsi sempre maggiore del mondo. A rendere ancor più guasto il mondo in questi giorni è la violenza senza precedenti che ha sconvolto una zona che già da tempo è teatro di violenza inaudita.
Alludo naturalmente all’attacco terribile di Hamas ai danni di Israele. Un attacco che indubbiamente deve essere condannato per quel che riguarda la feroce e la violenza, ma che in ogni caso non deve essere inteso alla maniera manichea con cui viene presentato e interpretato in questi giorni. Da che la narrazione egemonica è quella che in maniera facile e tutt’altro che neutra presenta alla maniera manichea il male incarnato nella Palestina e in tutti coloro i quali si oppongono alle politiche imperialistiche di Israele liquidati in blocco come terroristi e nemici dell’umanità e dall’altra viene presentata la parte d’ufficio del bene incarnata da Israele, celebrato come la democrazia, come la libertà, come il regno del bene.
Ora, la realtà è ben diversa rispetto a questa narrazione e possiamo dire che anzi non ne sa nulla di questa narrazione. La terribile azione di Hamas, che come ogni violenza d’esta orrore merita condanna, è l’orrenda conseguenza delle orrende politiche di Netanyahu. L’aver oppresso un popolo privandolo delle sue terre.
L’aver reso illegale la bandiera nazionale di un popolo, l’averlo privato della sua acqua, l’averlo cacciato dalle sue case, l’aver controllato in maniera totale le sue infrastrutture e i passaggi di confine. L’aver mortificato quotidianamente un popolo, ecco questo orribile orrore ha causato in risposta l’egualmente orribile orrore di Hamas. Per questa cagione occorre certamente condannare l’orrore, ma partire da quello originario che determina lo scena catena degli orrori che ancora oggi si sta sviluppando.
Questo è il punto fondamentale che sfugge probabilmente alla prospettiva egemonica. E così assistiamo in queste ore all’Italia e all’Europa tutta che si schierano incondizionatamente dalla parte di Israele e quindi contro la Palestina, prendendo posizione in questo conflitto in maniera niente affatto equilibrata. Di più, aderendo in toto all’imperialismo di cui Israele, come Washington, è alfiere.
Se mai è possibile, l’Unione Europea ha assunto la posizione più ripugnante, ha deciso infatti di sospendere gli aiuti ai palestinesi, rivelandosi ancora una volta dalla parte sbagliata, rivelandosi ancora una volta in grado di assumere le posizioni più ripugnanti. L’Unione Europea e l’Occidente, cosiddetto libero, condannano solo la risposta di Hamas e approvano di fatto la condotta di Netanyahu. Questo è il punto fondamentale.
Siamo perfettamente d’accordo nel condannare la violenza di Hamas, ma riteniamo ugualmente necessario condannare la violenza di Israele e di Netanyahu, cosa che invece, curiosamente, non fanno né l’Unione Europea né gli Stati Uniti d’America. A proposito dell’Unione Europea e dell’Occidente e tutto, per quel che ne sappiamo, non una sanzione, non una condanna contro Netanyahu, in sostanza pieno appoggio alle politiche imperialistiche d’Israele. E se è vero come è vero che bisogna portare rispetto e solidarietà tanto al popolo israeliano quanto al popolo palestinese che sono sostanzialmente vittime di queste politiche criminali e oppressive, è altrettanto vero che non possiamo non riscontrare come in questo caso l’Occidente non mobiliti l’argomento che continua a usare in relazione alla vicenda dell’Ucraina.
Insomma, non vale più il teorema secondo cui l’invasore è sempre nel torto e l’invaso è sempre nella ragione? Già, perché se si applicasse questo teorema in relazione alla vicenda di Israele e Palestina probabilmente ne emergerebbe di necessità un giudizio. molto diverso rispetto a quello su cui l’Occidente ha costruito il proprio appoggio all’imperialismo israeliano.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro