Il caso Andrea Giambruno potrebbe essere, arrivati a questo punto, archiviato. L’ex conduttore di ‘Diario del Giorno’ ha deciso di autosospendersi dalla conduzione sul quarto canale dei grandi schermi Mediaset. Non si è autosospeso dalla sua vita coniugale, quella è stata una decisione del Premier. Giorgia Meloni ha reso a Giambruno un conto non poco salato da saldare, annunciando pubblicamente sui social di aver interrotto qualsiasi tipo di rapporto che li legava. Perché siamo lontani dall’archiviazione di questa vicenda? Perché i dibattiti ora spostano il proprio focus su un’altra questione: la presunta violazione della privacy di Andrea Giambruno sul posto di lavoro. Alla luce della legittima riservatezza che spetta a ogni dipendente sul proprio luogo di lavoro, ci si interroga sull’effettiva legalità delle azioni di diffusione dei contenuti che hanno incriminato l’ex ‘first gentleman’.
Enrico Michetti ha analizzato la vicenda nel dettaglio: “A mio giudizio c’è stata una lesione gravissima, perché non è detto che le cose sarebbero andate così se quei contenuti non fossero stati divulgati. Inoltre, sono tutte frasi carpite all’interno di un contesto che non è quello lavorativo. Va fatto un approfondimento dettagliato, norma su norma, perché a mio parere c’è una linea di confine molto labile tra lecito e illecito, tra ciò che in qualche misura rientra in una legittimità e ciò che invece esorbita quella legittimità. Ad aggravare la situazione è il fatto che vi siano poi delle lesioni anche in soggetti che vengono coinvolti indirettamente, per ragioni di carattere speculativo, per raggiungere altri fini“.
“Bisogna, inoltre” continua Michetti “appurare se Giambruno abbia mai firmato una liberatoria per la diffusione di contenuti backstage. Liberatoria che comunque non autorizzerebbe l’emittente a diffondere contenuti lesivi per l’interessato. Il fatto compromettente in questo caso è che i contenuti intercettati non sono stati pubblicati immediatamente, ma in un momento particolare. È come tenere un’arma dentro casa e scegliere di utilizzarla in qualsiasi momento contro qualsiasi persona. Perché quei contenuti sono stati pubblicati soltanto ora? Qualcuno sapeva che avrebbero avuto un effetto devastante“.