Torna in auge il tema Manovra 2024, che in questi giorni ha scatenato polemiche a gogo’.
E secondo il sindacalista Savino Balzano non è totalmente scorretto avere qualcosa da ridire.
Per fare un esempio, l’Ansa riporta che andare in pensione potrebbe essere ora più difficile, come se già non lo fosse.
Nei 91 articoli c’è inoltre la conferma del taglio al Cuneo fiscale. La Legge di Bilancio del prossimo anno prevedrebbe tasse che aumentano su altre tasse già contestate negli anni, come quella dedicata agli assorbenti. Oppure quella per le sigarette.
E le critiche non tardano ad arrivare da tutte le parti.
“La manovra non mi piace – sentenzia Balzano – ed è dello specchio di una piccola grande bugia che la Meloni ha detto durante il suo messaggio“. Il dettaglio nell’ultimo intervento del Presidente del Consiglio è quel “sono una che è andata dritta per la sua strada e che non ha fatto compromessi“, sintetizza il messaggio il sindacalista. Sono quei “compromessi” a far storcere il naso a Balzano.
“Non corrisponde a verità, diciamo così. Perché di compromessi Giorgia Meloni ne ha fatti tantissimi. Lei ha cominciato con una marcia indietro che era quella sulle accise della benzina e del carburante, che doveva letteralmente togliere.
La manovra? E’ una manovra di 24 miliardi. La precedente che aveva fatto Draghi era di circa 35 miliardi.
Questo la dice veramente lunga su quella che è l’anima nel governo che sta emergendo e che si sta affermando, ed è l’anima filoeuropea vicina a certi ambienti tecnocratici che è l’anima del Ministero dell’Economia di questo governo, cioè di Giorgetti, che ha detto che deve essere ‘una manovra responsabile’, ma soprattutto una manovra ‘orientata anche al futuro’, che preannunciano loro stessi essere un futuro di rigore“.
Tuttavia, non tutta la colpa può essere imputata al solo esecutivo Meloni.
L’intervento a Punto & Accapo.