La Roma ha agevolmente vinto la sua partita di Europa League contro lo Slavia Praga, con una prestazione convincente e senza riportare danni collaterali, tra infortuni ed eccessiva stanchezza. Si può quindi archiviare la pratica del giovedì senza scorie, come sottolinea Focolari: “Mi sembra sia stata una serata perfetta per la Roma, una vittoria con nessun infortunio“. C’è ancora da recuperare terreno in campionato però, quindi la prossima sfida con l’Inter è già decisiva.
Il tema che va oltre la tattica è legato al ritorno di Lukaku a San Siro. Per lui pronti ad accoglierlo più di 50mila fischietti. i tifosi dell’Inter non hanno sbollito la rabbia per il “tradimento sportivo” dell’attaccante belga. Si è esposto in sua difesa Tiago Pinto che ha lanciato un appello a non alimentare odio. Un appello che Agresti trova fuori luogo: “Io non ho capito che vuol dire Tiago Pinto. Ma chi è che alimenta odio? Se un calciatore da la sua parola di rimanere all’Inter e poi non rimane, i tifosi dell’Inter ce l’hanno con lui. Sono le classiche frasi buttate. Non ce lo deve insegnare Tiago pinto che non va alimentato l’odio”.
Sul contraccolpo per il giocatore Jacobelli è certo: “Lo abbiamo già visto con Donnarumma, anche l’altra sera in Champions a Parigi, e non era nemmeno a San Siro, dove alla prossima partita sarà ancora contestato. Certi giocatori sono abituati alle contestazioni, sanno gestirle. Importante è che rimangano entro un certo limite tali contestazioni. Un conto è fischiare, un conto protestare in maniera incivile. Questi fischi renderanno Lukaku ancora più protagonista”.