Ottimo atteggiamento quello di Edi Rama che tra l’altro ha ricordato una storia importante. Ricordiamoci quando arrivavano le navi dall’Albania, queste navi stracariche di persone. Silvio Berlusconi pianse.
È un bel rapporto quello del Presidente albanese con Giorgia Meloni, ha fatto una cosa che fanno numerosi altri paesi.
Pensiamo al Regno Unito ad esempio, la Meloni sta seguendo il modello inglese su tanti fronti: si tratta di portare 36mila persone in Albania. Ovviamente questa cosa non è piaciuta all’opposizione dove abbiamo già sentito ieri sera che piovono attacchi, insulti, deportazioni. C’è chi ha detto che è ‘la nostra Guantanamo’ ma è semplicemente un accordo. L’ha ricordato secondo me bene il Ministro Valditara, affermando che ‘esiste il diritto di immigrare e tutte le immigrazioni sono regolate in tutto il mondo da accordi, da leggi’. Siamo reduci dal caso Sumahoro che è piuttosto emblematico. Tante altre nazioni fanno cose di questo genere, addirittura l’Inghilterra si è accostata in Rwanda per prendere degli stranieri.
Peraltro mi ha colpito molto questa intervista che ha rilasciato domenica Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ebrea, che ha dichiarato di aver cambiato idea sull’immigrazione, ovviamente ognuno è libero di cambiare idea quando gli pare, però si ripone nello stesso problema. Dicendo ‘per anni ho sostenuto il fatto che tutti dovessero entrare, poi da ebrea mi sono accorta che entravano persone, stanno entrando tante persone che vengono da nazioni africane e asiatiche dove l’antisemitismo è molto diffuso, quindi non mi sento più sicuro a far entrare tutte queste persone e credo che si debba mettere un limite’.
Ora, lei lo fa per un motivo contingente, l’attualità e il fatto di Israele e Palestina. Se questa è la situazione per una che si sente minacciata, allora vale anche per gli altri, se entrano 150-200mila persone in un anno. I cittadini hanno diritto anche di sentirsi insicuri, di sentire che è troppo, non c’è un numero standard di persone che possono entrare e vanno bene.
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