La pandemia sarebbe terminata, ma la ricerca delle verità sugli errori e le atrocità commesse non si fermerà ora. Le battaglie che si sono susseguite sul tema vaccino Covid sono innumerevoli. Alcune si sono concluse, altre continuano imperterrite senza timori, come quella di Fabio Duranti e Renate Holzeisen. All’ordine del giorno c’è un documento la cui importanza si potrebbe definire cruciale ai fini della ricerca dei chiarimenti necessari sulle campagne vaccinali attuate ai tempi dell’emergenza pandemica. In breve, il parlamento europeo ha interrogato l’EMA (European Medicines Agency) su alcuni punti fondamentali. Si interroga l’EMA sugli obblighi vaccinali, green pass, sulle modalità di utilizzo dei vaccini da parte della politica. Ma soprattutto, come osserviamo nella prima parte del documento analizzato da Renate Holzeisen ai microfoni di Un Giorno Speciale, i parlamentari europei hanno chiesto all’EMA se il vaccino brevettato durante la pandemia sia efficace per la prevenzione dell’infezione virale e all’inibizione della trasmissione virale.
La risposta dell’EMA, tradotta di seguito, ha dell’incredibile: “Voi affermate che, in base alle indicazioni autorizzate, i vaccini “dovrebbero essere somministrati solo a persone che cercano una protezione personale e non sono autorizzati per ridurre la trasmissione o i tassi di infezione (controllo della trasmissione)”. Affermate inoltre che le indicazioni autorizzate non sono in linea con gli usi promossi da “aziende farmaceutiche, politici e professionisti della salute”,
Avete ragione nel sottolineare che il vaccino COVID-19 non è stato autorizzato per prevenire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni riguardano solo la protezione degli individui vaccinati.
Le informazioni sul prodotto per i vaccini COVID-19 indicano chiaramente che i vaccini sono destinati all’immunizzazione attiva per prevenire la COVID-19. Inoltre, i rapporti di valutazione dell’EMA sull’autorizzazione dei vaccini rilevano la mancanza di dati sulla trasmissibilità“.