Sono stato ospite di questo evento sulla Palestina al centro storico di Napoli, un evento tenuto in piazza, la famosa Piazza del Gesù, dove i relatori hanno avuto modo di parlare liberamente, quindi di incuriosire anche i passanti. Ci si rende conto che sulla questione palestinese la verità è talmente nascosta, talmente stravolta dai media tradizionali che la gente di fronte a delle verità alternative, ma incontrovertibili, rimane veramente scioccata, basita. E’ bastato per esempio raccontare chi sono i ministri di quella che viene definita la più grande democrazia del Medio Oriente: quale fosse la loro estrazione.
Quasi tutti vengono da movimenti che sono stati definiti anche terroristi.
Ben-Gvir, il ministro della sicurezza nazionale di Israele, proviene da un’organizzazione che è stata definita terroristica.
Ci ricordiamo di lui, di quando minacciò il Premier Rabin che voleva la pace con i palestinesi. Ben-Gvir disse: “Siamo arrivati alla sua macchina, arriveremo anche a lui“, mostrando un oggetto rubato dalla macchina di Rabin.
Dopo qualche settimana Rabin fu ucciso. Quello fu il giorno in cui morì la pace in Palestina e in Israele, perché da quel momento in poi la guerra divenne un qualcosa soltanto di rimandato. Ma il massacro dei palestinesi era ormai già scritto.
Questo personaggio è diventato il responsabile della sicurezza, della polizia, ministro della sicurezza nazionale.
E già questo dato fa rimanere scioccata la gente che lo viene a sapere.
Soprattutto quando poi si racconta che non si tratta di una pecora nera nel governo Netanyahu, ma sono più o meno tutti così.
C’è il ministro che ha dichiarato recentemente che vorrebbe buttare una bomba atomica su Gaza; quello che dichiarava che i villaggi in Palestina andrebbero rasi al suolo. E stiamo parlando di ministri, di gente che fa parte del governo.
Quando racconti queste verità il passante che si trova per la piazza si ferma, ovviamente.
E rimane ad ascoltare. Perché quando tornerà a casa sul suo divano accendendo la televisione sentirà parlare di Israele come “la più grande democrazia del Medio Oriente“. Per questo le manifestazioni sono importanti, per questo è giusto scendere in piazza anche a parlare con dieci persone. Perché quelle dieci persone diventeranno delle gocce che poi formeranno l’oceano della consapevolezza, quello che poi alla fine travolge tutto.
La Matrix Europea-La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo