Un altro caso di cronaca che ha scosso l’Italia intera si trasforma nell’ennesima occasione di propaganda politica. Nel salotto di Lilli Gruber va in scena un’altra strumentalizzazione del caso Cecchettin che si trasforma in un vero e proprio attacco ingiustificato al governo Meloni. Il botta e risposta tra Gruber e la scrittrice Carlotta Vagnoli, citata anche dalla sorella della vittima nelle dichiarazioni postume all’accaduto, si concentra sul collegamento tra l’ideologia di destra e l’annessa cultura patriarcale con la terribile tragedia di Giulia Cecchettin.
Vagnoli, seguendo i concetti di Dio, Patria e Famiglia alla base delle ideologie di destra del Governo Meloni, spiega come proprio quest’ultima rappresenti un grande problema per la condizione femminile nella società odierna. La risposta della premier non si è fatta attendere: su Facebook ha postato una foto in cui mette in mostra le “quattro generazioni di patriarcato” della sua famiglia.
Mario Adinolfi, presidente di Popolo della Famiglia, ha commentato ai microfoni di ‘Lavori in corso’ il siparietto andato in onda dalla Gruber: “Quello che mi dispiace è la strumentalizzazione della vicenda di questa ragazza, che è una vicenda dolorosissima e triste e farci sopra la strumentalizzazione politica e giornalistica è riprovevole. Ieri ero stupefatto mentre guardavo la puntata di 8 e mezzo, la vedevo in diretta e pensavo: ma veramente qui non c’è più un confine alla decenza intellettuale? Perché il tema è la decenza intellettuale in una situazione evidentemente così delicata che non dico che dovrebbe portare al silenzio e alla preghiera, ma almeno a un minimo di rispetto. Ma devo dirti la verità, la fotografia della Meloni con le donne della usa famiglia mi ha lasciato perplesso e contrariato. Io ritengo che non ci si debba far dettare l’agenda da Lily Gruber, insomma, o comunque da questa ondata”
“Altrimenti” continua Adinolfi “si dà la sensazione che per certi versi quegli argomenti abbiano un senso e secondo me proprio non ne hanno, cioè l’idea di contrapporre dopo un femminicidio, tutti i maschi a tutte le donne, è una roba da delirio, è veramente delirio. La maggior parte delle rapine a mano armata vengono commesse da uomini, quindi io mi dovrei sentire anche un rapinatore praticamente. L’argomento è talmente incredibile, talmente fastidioso, che a quell’argomento non va offerta la risposta dicendo vedi qui non c’è il patriarcato perché noi siamo tutte donne e gli uomini non ci sono“
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