Scontro Meloni-Renzi in Senato ▷ “Chiediamo al suo amico Bin Salman un aiuto con le accise”

A circa un anno dall’insediamento del Governo della prima premier donna nella storia del nostro paese si cominciano a tirare le prime somme. I primi 365 giorni di Giorgia Meloni a capo del Governo hanno deluso in molti. Forti della consapevolezza di non poter giudicare il lavoro di un governo prettamente dal primo anno di attività, in molti predicano calma e pazienza, i primi segnali di cambiamento stanno arrivando. Intanto l’attività parlamentare non si ferma e con essa non si fermano le interrogazioni nei confronti del Governo Meloni. Nell’ultima interrogazione parlamentare sulla crescita economica del paese e le politiche congiunturali, i presenti hanno assistito a un acceso botta e risposta tra Giorgia Meloni e il Senatore Renzi. Quest’ultimo ha interrogato la premier in merito ai dati preoccupanti sui tassi di crescita del paese che cozzano visibilmente con le promesse fatte in campagna elettorale.

L’intervento di Matteo Renzi

Mi provo a mettere nei panni del cittadino che la sente da casa. Lei è qui al governo da più di un anno. Nell’ottobre del 22 la benzina costava 1,6 euro al litro. Oggi costa 1,9. I trasporti sono aumentati del 7%. Il latte del 9,8%, potrei parlarne della pasta da 2,3 euro al chilo a 3,2. Il pane da 4,2 a 5,5. Evidentemente potrei continuare, ma il punto centrale è che questo disegno paradisiaco che ella ha espresso al senatore De Poli non corrisponde alla realtà del Paese. Lei, signora Presidente, ha vinto le elezioni con il 26 per cento grazie a una straordinaria prova di coerenza della quale dobbiamo darne atto. Lei era all’opposizione. Noi avevamo da sostenere il peso del governo Draghi prima ancora del governo della pandemia. Lei, giustamente dal suo osservatorio, lucrava il consenso sbandierando la bandiera della coerenza. Oggi non c’è un solo argomento sul quale ella stia dimostrando coerenza. aveva detto che avrebbe bloccato l’immigrazione e avrebbe chiuso i porti, gli sbarchi sono raddoppiati e l’unico blocco è quello della fuga dei cervelli, del rientro della fuga dei cervelli. Aveva detto alla Germania, me lo ricordo perché faceva un altro lavoro e anche lei faceva un altro lavoro, che la sorda Germania avrebbe dovuto capire che noi saremmo dovuti uscire dall’eulo. Ieri l’ho vista in tutt’altre vesti con il Cancelliere Scholz. Aveva detto in un meraviglioso spot della quale voglio darle atto, straordinaria attrice, che le accise sulla benzina erano uno scandalo e lei ha aumentato rispetto al governo Draghi le accise sulla benzina. Potrei continuare sulle trivelle e su tante altre questioni. Il punto politico è che La sua coerenza, signora Presidente, si è fermata al momento in cui è stata all’opposizione. Non le parlo, per carità di patria, di giustizia, che purtroppo, lo dico al mio ministro preferito, ormai in TV e a chi l’ha visto, perché la riforma e la giustizia non la vede più nessuno, e non le parlo, per carità di patria, del tema del PNRR tutto basato sul ruolo delle ferrovie, in larga parte basato sul ruolo delle ferrovie, dei trasporti e delle infrastrutture, ma oggi non mi sento di maramaldeggiare. Le dico, signora Presidente, è in grado di indicarci tre punti su cui lei, da qui al 2024, è in grado di cambiare la logica economica di questo Paese, atteso che ha raccontato che va tutto bene e il ceto medio, da quando c’è lei, sarà sfortuna, sarà casualità, ma paga molto caramente il prezzo. dell’inflazione dei salari della benzina“.

La risposta di Giorgia Meloni

Senatore Renzi la voglio ringraziare per questo assist, da lei francamente non me l’aspettavo. Parlo volentieri di come già abbiamo cambiato la situazione di questa nazione rispetto alla condizione nella quale l’abbiamo trovata e, con tutto il rispetto, penso che sia sotto gli occhi di tutti come in questi mesi sia cresciuta la fiducia degli investitori, la fiducia l’economia italiana. Penso che con tutto il rispetto la promozione di quattro agenzie di rating che non sono diciamo eh di solito buone su queste materie. Penso che il fatto che le famiglie comprino molto volentieri i nostri titoli di sia ai minimi da molto tempo. Penso che il fatto che la borsa italiana cresca più di quanto crescono tutte le altre borse europee siano dei dati che dicono qualcosa di più rispetto alle valutazioni legittime ovviamente dell’opposizione. Guardi, lo abbiamo fatto in piena coerenza. e senatore Renzi perché io le sento dire di aver detto che bisognava uscire dall’euro mi ricordo ho detto che bisognava uscire dall’euro mi ricordo che ho detto che l’Italia poteva stare in Europa a testa alta ed è esattamente quello che stiamo facendo e penso che lei se ne renda conto poi non abbiamo la bacchetta magica per fare i miracoli perché per esempio sa il costo della benzina come lei sa dipende soprattutto dalle scelte che fanno i paesi che detengono il petrolio se ci vuole dare una mano con il suo amico Mohammed Bin Salman forse ci e guardi mi ha fatto francamente mi ha lasciato un po’ stupita che nella interrogazione voi citaste il rimbalzo del pil nel biennio post covid come se fosse un parametro di riferimento perché senatore Renzi lei è una persona seria e capace l’Italia è cresciuta più di altri nel 21 e nel 22 banalmente perché la sua economia era tracollata durante il covid nonostante i 180 miliardi di euro spesi in provvedimento il tipo bonus monopattini che forse non avevano dato i risultati che ci si aspettava