Le trattative per il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas rischiano di scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora. Sta emergendo infatti che nelle carceri israeliane c’erano decine e decine di bambini palestinesi.
Cosa ci facevano quei bambini palestinesi nelle carceri israeliane? Di che reati si erano macchiati, ma soprattutto avevano subito un giusto processo?
A quanto pare no, ma erano stati arrestati con quella che viene definita in Israele la detenzione amministrativa, ossia una detenzione che scatta soltanto per motivi di sicurezza e i bambini vengono portati davanti a tribunali militari.
Spero che il mondo si chieda come mai, come sia possibile aver lasciato che tutto ciò accadesse in quella che definiamo la più grande democrazia del Medio Oriente.
E allora lasciatemi ricordare un evento che accadde nel 2013 e che non suscitò l’indignazione che avrebbe dovuto suscitare nella comunità internazionale.
In quell’anno i militari israeliani arrestarono un bambino di 5 anni colpevole di aver lanciato una pietra contro un’auto di coloni israeliani. Quel bambino fu portato con la forza su un mezzo militare mentre piangeva, mentre si disperava con gli occhi pieni di terrore.
Quando il padre lo raggiunse fu ammanettato, fu bendato e fu lasciato per due ore su una sedia. Il tutto ripreso in video. Questo accade nella più grande democrazia del Medio Oriente che oggi scopriamo avere le proprie carceri piene di bambini palestinesi che non hanno neanche subito un processo.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo