L’Avvocato di Speranza sapeva dell’archiviazione ▷ Pozzolo: “Indagare su vaccini punto per punto”

Una interrogazione parlamentare ha scosso il Parlamento negli scorsi giorni. Nella stessa si è chiesto di fornire una semplice spiegazione: per quale motivo l’Avvocato di Speranza sapeva o ha parlato della richiesta di archiviazione di questa indagine su di lui e su Magrini, partita da una segnalazione di “Contiamoci”? Perché ne ha parlato quando gli avvocati di Contiamoci, e gli altri non sapevano niente? Chi è che gli ha detto che c’era una richiesta di archiviazione? C’è stata una fuga di notizie? Domande che si pone anche Francesco Borgonovo, che ha anche una possibile risposta: “Ho la sensazione che si voglia fare un giochino strano, cioè si voglia dire, ma vedete che poi le inchieste finiscono in niente, cosa state a fare la commissione Covid? Non serve a nulla”.

In Parlamento l’Onorevole Pozzolo continua a ribadire la centralità della Commissione d’inchiesta istituita per fare chiarezza sulle decisioni governative prese durante la pandemia: “La Commissione non deve sostituirsi ai giudici, perché sono due ruoli differenti, ma dobbiamo politicamente indagare punto per punto, tutti quei passaggi che hanno manifestato evidentemente della illogicità o comunque della dubbia logicità quantomeno. Sulla fase lockdown, sulla fase vaccino, pezzo per pezzo. Dobbiamo arrivare a costruire come un puzzle con la verità effettiva e non la montagna di, scusatemi il termine poco diplomatico, ma di vere e proprie balle che ci sono state raccontate per anni, questo è l’obiettivo di questa commissione.

Ma l’obiettivo è anche andare a individuare chi quelle balle e chi per quelle balle ha messo agli arresti domiciliari prima tutta la popolazione italiana, ha poi discriminato con un vero e proprio apartheid sociale tramite lo strumento del Green Pass. E poi molti ci hanno lasciato la pelle, molti altri invece vivono con delle reazioni avverse che hanno modificato radicalmente la qualità della loro vita. Dobbiamo capire cosa è capitato con questi vaccini, dove un farmaco sembra l’equivalente dell’altro”.