La Superlega si può fare. Lo dice la Corte di Giustizia europea che stamattina ha emesso una sentenza storica per quel che riguarda il sistema calcio. FIFA e UEFA sono sono a tutti gli effetti un monopolio, esercitano una posizione dominante. Una situazione che viola le norme attuali. Una grande vittoria per la A22 Sport Management visto che, come si legge dalle carte, Uefa e Fifa non hanno il potere di vietare nuove competizioni.
Le grandi del calcio, accordatesi per creare una Superlega esclusiva erano state fermate da Uefa e governi nazionali europei. Ora però dalla loro hanno una sentenza che cambia le carte in tavola. Se le istituzioni sportive nazionali, a partire dall’Italia con Gravina, già minacciavano ripercussioni, da sanzioni economiche ad esclusioni dai campionati nazionali, da oggi si aprono nuovi e imprevisti scenari.
Se dovesse partire il progetto Superlega, sarà comunque lontano da quello presentato in partenza, con un sistema ad inviti per le sole grandi del calcio europeo. Ora si studia un format più meritocratico con 40 squadre coinvolte. A seguito dell’odierna legittimazione non rimane che attendere novità, che arriveranno a breve.
Stefano Agresti commenta così la notizia: “Gravina ieri aveva già messo le mani avanti, ora ci sarà da capire cosa fare, delle squadre che avevano proposto la Superlega sei sono inglesi, sono le squadre più ricche al mondo, senza di loro non può partire una SuperLega”. La strutturazione di un nuovo progetto ha bisogno di tempo, come sottolinea anche Focolari: “Per adesso non succede nulla, al momento erano rimaste dentro praticamente solo le spagnole, quindi ci vorrà tempo”
Roberto Pruzzo vede gli aspetti positivi della possibile nuova competizione: “Intanto vedremo gironi di Champions già decisi prima di giocarli. Vista l’Eurolega di Basket, vedremo anche squadre di seconda fascia che possono competere per vincere i campionati nazionali. Così si avrebbe un interesse maggiore anche per la lega nazionale”.