Inizia il nuovo anno e inizia anche la corsa al campionato.
Soprattutto per chi è primo in classifica: l’Inter, che però proprio alla fine del 2023 ha subito una piccola deviazione di percorso.
Il pareggio contro il Genoa è un risultato negativo che ha consentito alla Juventus di riavvicinarsi. Questa la situazione sul campo.
E fuori? Si è parlato tanto nei giorni scorsi di debiti: 807 milioni di euro nel caso dei nerazzurri. Una situazione paradossale che vede la capolista in prima posizione nelle prestazioni sportive, ma alle strette dal punto di vista economico. Il 2024 sarà l’anno cruciale per capire come andrà avanti l’Inter. Massimo Moratti, storico presidente del triplete e non solo, ha risposto alle domande dei nostri in diretta.
Come vede il 2024 dell’Inter?
“Sembra messa bene, anche se c’è stata l’ultima partita che era figlia anche della stanchezza mentale di tante partite difficili parte prima.
Però comunque mi sembra la più forte di tutte le squadre che sono in questo momento nel campionato. Juventus?
La cosa più bella di questo campionato è che finalmente c’è una competizione, insomma che non c’è una squadra che va da via da sola. Però comunque fra le due squadre ho l’impressione che l’Inter sia più forte”.
C’è l’Inter con Lautaro e senza Lautaro: è il giocatore fondamentale?
“Lautaro è un giocatore speciale, è migliorato molto fra l’altro da quando è in Italia e quindi in questo momento per l’Inter è essenziale. Questo non toglie che la squadra gioca bene nello stesso. Poi domenica, l’ultima partita, Thuram non era un granchè in forma.
E’ mancato un po’ l’attacco, ma comunque la squadra con Lautaro o senza Lautaro mi sembra bene organizzata”.
Quanto è preoccupato ora per l’Inter, visto il bilancio?
“Zhang non lo sento da un po’. Però comunque a me ha sempre fatto una buona impressione. E’ un ragazzo intelligente, di grande sensibilità e che capiva l’ambiente perfettamente fin dai primi momenti che ha messo piede lì. Molto rispettoso dell’ambiente, perché mi diceva che veniva da 10.000 km di distanza e che certamente non si sarebbe messo a fare il galletto in un ambiente diverso, in un posto da rispettare. Per quanto riguarda i debiti, finora questo ragazzo con tutte le critiche e le paure che ci sono ha messo su una squadra che funziona molto bene. E’ merito suo aver trovato dirigenti capaci e averli fatti lavorare. Quindi io non ci spererei tanto che andasse via, sarebbe meglio rimanesse perché tutti i cambiamenti poi non è detto che siano al meglio”.