L’Europa è in tumulto. I TG? Un po’ meno.
Da settimane incessanti gli agricoltori tedeschi scendono in piazza in seguito ai tagli del governo sulle sovvenzioni ai carburanti. Un’agitazione che fa seguito a quella francese, scaturita dai ritardi nei pagamenti dei sussidi promessi, e ancora, a quella olandese, belga, polacca e rumena.
Ma perché prendere decisioni simili? Il leitmotiv è sempre green. La salvaguardia dell’ambiente viene usata come parafulmini per decisioni e proposte come quella di Bonaccini, in Emilia Romagna: soldi agli agricoltori per lasciare incolti i campi. Solo una piccola parte della più ampia strategia green per cambiare radicalmente il comparto economico e il nostro modo di vivere, salvo ignorare Cina e India, le due superpotenze del monossido di carbonio che continuano a emettere in gran quantità indisturbate.
In Italia la situazione è di calma piatta, o quasi. Occorrerà vedere se la prossima settimana ci sarà seguito alle proteste in provincia di Palermo. Nel frattempo i TG si concentrano sul gossip, e quando parlano degli agricoltori “parte la fase della diffamazione”.
Non si sono fatte attendere infatti le ricostruzioni giornalistiche secondo cui i manifestanti (circa 8-10mila davanti la porta di Brandeburgo sia ieri che oggi) abbiano una matrice politica rimandante all'”estrema destra”.
“Dopo i gilet gialli”, commenta il filosofo Diego Fusaro, “ora abbiamo i trattori teutonici”.
Ascoltate il commento ai microfoni di Fabio Duranti | Un Giorno Speciale 16 gennaio
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