“Dopo il Derby i senatori della squadra hanno parlato negli spogliatoi, in autonomia, senza nessuno dello staff. Hanno fatto uscire tutti, Mourinho compreso. Qualcuno ha alzato la voce dicendo ‘hanno convinto tutti che siamo scarsi non è così’. Ma la cosa più grave è avvenuta in aereo dopo la sconfitta di Milano. Il mister dice alla squadra ‘mi avete fatto vergognare’. Ha urlato, ha esagerato. Qualche segnale di ribellione dopo il Derby già c’era, ma a quel punto, sull’aereo di ritorno da Milano, alcuni calciatori si sono ribellati dicendo a Mourinho di non potersi tirare fuori, ‘se giochiamo così male è anche colpa tua’. Tutto alla presenza di Ryan Friedkin, figlio del presidente. Il giorno dopo di comune accordo i Friedkin hanno dato un’ora di tempo a Mourinho per raccogliere le proprie cose. Si sono accorti che la squadra stava respingendo l’allenatore, perché Mourinho non si è messo con loro, ma si è messo contro di loro”.
Questo il racconto del direttore Ilario Di Giovambattista riguardo gli ultimi due post-partita della Roma sotto la guida di Mourinho.
Roberto Pruzzo interviene ironico: “Dopo il derby i calciatori hanno detto di non essere scarsi e infatti dopo a Milano hanno dimostrato il contrario…”. Di diverso avviso Stefano Agresti: “Ci sta che calciatori importanti reagiscano in quel modo all’allenatore. Continuare a sentire di non essere all’altezza qualcuno può far anche perdere la testa. Questo scarico di responsabilità sui calciatori ha portato alla rottura. Se ci pensi De Rossi la prima cosa che dice è questa è una squadra forte”.
Gianni Visnadi avvisa su una possibile difficoltà che potrebbe incontrare Daniele De Rossi: “Chiaro che con De Rossi ora c’è un rapporto particolare, l’allenatore non deve essere amico dei calciatori, questa sarà una delle insidie a cui il nuovo allenatore deve fare attenzione. Quello che è successo dopo Milano ha dato un’accelerazione importante nell’esonero, mentre noi pensavamo che potesse finire la stagione”.