Italia dà il via libera alla “difesa armata” nel Mar Rosso

Nella linea difensiva europea, Italia, Germania e Francia

Il Consiglio affari esteri dell’UE si è riunito a Bruxelles per approvare la nuova missione navale sul Mar Rosso. L’obiettivo è quello di difendere le navi mercantili europee dagli attacchi dell popolazione Houthi dello Yemen. La missione europea si chiamerà Aspides e a prenderne parte saranno Italia, Francia e Germania. La necessità di difendere le navi europee è un’emergenza geo-politica che vedrà l’Italia in prima linea, come principale sostenitrice della missione. L’attacco degli Houthi a tutte le navi israeliane continua senza sosta dal 14 Novembre come conseguenza del massacro palestinese da parte dello stato ebraico. Il gruppo armato dello Yemen sostiene infatti la Palestina ed è a sua volta supportato dall’Iran. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che la missione è “un passo considerevole verso una vera difesa europea” aggiungendo che l’Italia è un Paese esportatore e considerando il crollo nel traffico mercantile, ha il dovere di difendere le proprie navi. “Il via libera” alla missione sarà approvata il 19 Febbraio: “Abbiamo concordato in linea di principio l’avvio della missione Ue nel Mar Rosso, ora dobbiamo lavorare per l’unanimità sul quando”, ha reso noto l’Alto rappresentante UE Josep Borrell. 

Gli effetti sull’economia Occidentale

Gli attacchi degli Houthi sulle navi mercantili nel Mar Rosso mettono in serio pericolo l’economia dell’Occidente, ma garantiscono il commercio a Russia e Cina. Le rappresaglie delle forze armate nello stretto strategico di Bab al- Mandab sono particolarmente rischiose in quanto la zona è il punto d’accesso al Canale di Suez. Italia, Germania e Francia scendono quindi in campo per difendere l’economia del loro Paese. Secondo quanto afferma Tajani perseguendo “una difesa armata”, opposta e contraria quindi a quella attuata da Stati Uniti e Gran bretagna. Secondo le stime di Unimpresa infatti, gli attacchi yemeniti potrebbero costare caro all’Europa: a crollare è stato già il 90% del traffico marittimo. In base ai report di Coldiretti sono circa 5,5 miliardi le esportazioni agroalimentari italiane che rischiano di non raggiungere l‘Asia. Gli Houthi hanno preso di mira anche la Germania, che sta risentendo di un ritardo nelle spedizioni per quello che riguarda il settore chimico: il terzo settore più redditizio del Paese. Un fattore che rischia di indebolire ancora di più l’economia tedesca già in ginocchio per via dell’interruzione delle forniture di gas dalla Russia.

L’egemonia degli Stati Uniti

Per garantire il commercio internazionale, l’obiettivo del tridente sarebbe quello di sorvegliare il tratto di mare che va dal Mar Rosso allo stretto di Hormuz. Le tensioni tra Israele e Palestina hanno accentuato sempre di più il divario già presente tra l’Occidente a guida americana e il Sud del mondo. Le forze armate yemenite stanno anche sfidando l’egemonia strategica degli Stati Uniti nelle rotte dell’Asia Occidentale. Secondo la Strategia di Sicurezza Nazionale 2022 il documento redatto dalla Casa Bianca, gli Usa non consentiranno a nessuna nazione “di mettere a repentaglio la libertà di navigazione attraverso le vie navigabili del Medio Oriente, compresi lo Stretto di Hormuz e il Mar Rosso”. E’ importante ricordare poi, che uno dei più importanti alleati di Israele sono proprio gli Stati Uniti e che a sua volta l’Italia è da sempre al fianco dell’asse anglo-americano.