Tra gli organi a difesa dei cittadini, la Magistratura dovrebbe essere il più zelante proprio perché atto a prendere le decisioni più delicate. E’ partendo da questo assunto che tutti la concepiamo e che Andrea Zambrano ha condotto la sua inchiesta su uno dei periodi più bui nella storia della Repubblica: quello pandemico.
Cosa è successo? Perché tante decisioni prese in libertà atte a limitare quella delle persone? Ma soprattutto, come giustificare gli obblighi e gli scudi penali?
Perché giurisprudenza vuole che ogni sentenza o indirizzo venga giustificato secondo logica oggettiva, e se l’indirizzo della Cassazione (che è l’organo deputato alla revisione sistematica e analitica della giurisprudenza) per quanto riguarda l’obbligo vaccinale non è stato aggiornato se non nel 2021 – quando ancora esisteva il dubbio di immunizzazione da siero – la situazione sullo scudo penale ai medici vaccinatori non migliora.
Come è stato giustificato dai magistrati questo provvedimento? Sono state usate logiche oggettive?
Secondo la relazione analizzata su La Nuova Bussola Quotidiana la diposizione in questione «è espressione dei principi generali dell’imputazione soggettiva e mira a rassicurare il personale sanitario e in genere i soggetti coinvolti nelle attività di vaccinazione».
Avete capito bene: “Rassicurare il personale sanitario“. E le motivazioni oggettive?
Poi i giudici continuano: “La finalità dell’esonero è dunque quella di evitare che la prospettiva di incorrere in possibili responsabilità penali possa ingenerare allarme tra quanti sono chiamati a fornire il proprio contributo al buon esito della campagna di vaccinazione nazionale”.
Una direttiva che dalla bocca della corte di Cassazione ha sostanzialmente dato il la a migliaia di cause per danni collaterali gettate nel cestino.
Abbiamo chiesto ad Andrea Zambrano di approfondire in diretta: ascoltate l’intervento da Fabio Duranti | Un Giorno Speciale 14/02
Home Video