“Un caso da Minority Report“.
Il commento di Fabio Duranti potrebbe già aver detto tutto di una notizia diventata virale negli ultimi giorni.
A Como si rivive la tensione di quando nell’emergenza pandemica ci si denunciava a vicenda.
Un uomo è stato infatti prima multato per divieto di sosta, poi gli viene ritirata la patente per essere risultato positivo all’alcoltest.
L’incidente di percorso? Il proprietario della macchina non era neanche all’interno del veicolo.
Il quarantenne ha impugnato la sanzione, che verrà discussa dal Giudice di Pace.
L’avvocato del multato ha commentato la vicenda: “Gli hanno sospeso la patente per guida in stato di ebbrezza. Peccato che l’alcoltest non gliel’abbiano fatto mentre era alla guida, ma mentre era per strada e stava andando verso la macchina, dopo essere uscito dal ristorante“.
Reato all’intenzione? Quello che ha determinato un tale evento secondo Alberto Contri, Giovanni Frajese e Martina Pastorelli, è ciò che tutti gli italiani hanno passato negli anni di pandemia, in cui simili vicende accadevano spesso.
“Siamo arrivati proprio alla coercizione del pensiero“, commenta Contri.
“Chiaramente una follia“, aggiunge Frajese. “Anche questo comunque denota una tale passività nelle persone, questa voglia di conformismo in qualche maniera di seguire qualunque cosa assurda ci venga chiesta“.
Alla fine quel che risulta è che “la modalità è quella – sentenzia Pastorelli – l’assetto è quello di un paese, di una società, di cittadini che devono essere pronti a obbedire“.
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