Vince la Juventus con il gol all’ultimo minuto di Rugani, che raccoglie in area la spizzata di testa di Vlahovic sull’ennesimo calcio d’angolo battuto dalla squadra di Allegri. Di Francesco ancora una volta deve raccogliere i propri calciatori con le mani sul viso, consci di aver perso l’ennesimo punto nei minuti finali di partita. Nonostante le difficoltà difensive che anche oggi sono risultate più che evidenti, la Juventus la spunta. Il calcio è un gioco di squadra, ma ci sono vittorie che a volte possono avere un nome e un cognome di facile individuazione: oggi quel nome è Dusan Vlahovic.
Non passano nemmeno tre minuti e segna Vlahovic, finalmente in splendida forma. L’attaccante ritrovato è il trascinatore della Juventus, a inizio partita porta subito in vantaggio bianconeri, a al trentaduesimo del tempo riporta la Juve in parità. Perché il Frosinone come in ogni partita di questo campionato gioca e anche bene, così arrivano i gol di Cheddira di testa e di Brescianini, a finalizzare due trame offensive impeccabili, un marchio di fabbrica del Frosinone. Nel secondo tempo il Frosinone si spegne (altro marchio di fabbrica dei ciociari) e Vlahovic no. La Juventus attacca, in maniera mai brillante ma spesso pericolosa, le azioni più pericolose arrivano tutte dall’asse di destra e si concretizzano in molti cross pericolosi, nessuno dei quali però viene ribadito in rete.
Chiesa a sinistra gioca una brutta partita, Yldiz entra al suo posto e fa anche peggio. Si vede per la prima volta una partita di Alcaraz, subentrato al posto dell’infortunato Rabiot. Ma alla fine la decide la voglia di vincere della Juventus e la determinazione di Vlahovic, che sull’ultimo calcio d’angolo della partita ha ancora la forza di anticipare tutti e di spizzare la palla ribadita in rete da Rugani sul secondo palo. Se pensiamo alla prima parte di stagione sembra un paradosso, ma con un attaccante così in forma il problema della Juventus è solo quello di sistemare la difesa.