La manifestazione pacifica Pro Palestina degli studenti di Pisa é sfociata in violenza e non ha lasciato indifferenti né la politica, né le Forze dell’ordine né tantomeno le Istituzioni scolastiche ed universitarie. “La Polizia di una Repubblica la cui Costituzione garantisce la libertà di manifestare carica violentemente a Pisa (e anche a Firenze) studenti giovanissimi che chiedono il cessate il fuoco in Palestina: stiamo velocemente scivolando all’inferno. Il Ministro dell’Interno deve spiegare se la Costituzione antifascista è ancora vigente” ha scritto su Twitter il Rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari. Dai Sindacati al Presidente della Repubblica la maggior parte dei pubblici vertici ha mostrato solidarietà per i giovani studenti presi a manganellate dalle Forze dell’ordine. Un’occasione per riflettere sulla libertà di espressione e di poter manifestare la propria opinione, ma non solo.
“Non c’era nessun obiettivo sensibile per cui gli studenti non potessero entrare in Piazza dei Cavalieri, dove ha sede la Scuola Normale di Pisa che é la Scuola più aperta al dissenso in assoluto. Il Direttore della Normale ha manifestato il suo sconcerto, affermando che nessuna repressione violenta è possibile di fronte a una pacifica espressione del pensiero” commenta Tomaso Montanari.
Il Rettore afferma che si sia trattato di un attacco a freddo, perché gli studenti sono stati presi a manganellate senza motivo. “Gli studenti chiedono quello che chiede la Costituzione alla Repubblica: il ripudio della guerra. Educhiamo questi ragazzi ai valori della Costituzione e alla partecipazione, e poi quando imparano li manganelliamo”.
“Non capisco i rischi che un Corteo non autorizzato poteva creare, tra l’altro senza la presenza di obiettivi sensibili. A chi giova tutto questo? E questa la domanda da porsi. A me pare che possa essere il Governo a poter trarre profitto da una situazione di tensione: è successo a Roma alla Sapienza, è successo nel Campus Universitario di Torino dove hanno manganellato una professoressa di Diritto Costituzionale. Sono tutte questure che sbagliano da sole o c’è un’aria nel Paese che dal Viminale induce a comportamenti di questo tipo?”
In effetti sono diverse le manifestazioni, come quella degli agricoltori, che non sono state bloccate e non sono sfociate nella violenza. “Spero che il Governo non voglia dimostrare di essere schierato con Israele fino al punto da replicarne alcune attitudini.. Proprio il fatto che stia succedendo sempre più spesso agli studenti che chiedono la pace in Terra santa e nelle Università, qualche domanda induce a farsela”.