Moggi ▷ “Attenta Juve, il Napoli ha ripreso autostima. Roma, hai avuto coraggio a liberarti di Mou”

Attenta Juve, il Napoli fa sul serio! Alle porte di un turno di Serie A forse tra i più incerti del campionato, Luciano Moggi avverte i bianconeri: il Napoli di Calzona è reduce da un 6-1 ai danni del Sassuolo che sembra aver sbloccato l’ingranaggio inceppato da inizio anno, una tra le notizie peggiori per la Juventus a caccia di punti per allungare sul Milan.
E a proposito di rossoneri, a ‘Radio Radio Mattino – Sport & News’ Moggi ha parlato del suo pupillo: quello Zlatan Ibrahimovic che ora è quasi un collega, ma che ha a che fare con le grane in panchina.
Non si può dire lo stesso della Roma, di cui pure abbiamo chiesto un commento all’ex dirigente, che non ha tirato indietro la gamba parlando di Josè Mourinho.


Juve-Napoli è una gara equilibrata o sbilanciata secondo lei?

E’ una gara abbastanza equilibrata. Intanto il Napoli con Osimhen è un Napoli, senza Osimhen è un altro Napoli. Voi vedete che anche il Georgiano, il ragazzo praticamente che non segnava gol, appena è entrato in squadra Osimhen che gli ha creato dei spazi, si è inserito e ha fatto una doppietta. Adesso bisogna vedere: se il Napoli è quello di Cagliari può essere una partita equilibrata, non ha fatto cose eccezionali, se invece è quello di Reggio Emilia, che è progredito, diventa un problema. Non diventa una partita equilibrata ma diventa una partita tra l’attacco del Napoli e la difesa della Juventus, e qui è un discorso totalmente diverso.

La squadra partenopea adesso ha ripreso autostima, anche col pareggio contro il Barcellona, e la presenza di Osimhen praticamente dà coraggio a tutti, per cui sarà una partita difficile per la Juventus e una partita che però può finire anche in parità. Se però mi domandate il pronostico io vedo leggermente favorito in Napoli adesso.

Alla luce delle dichiarazioni di De Laurentiis qual è il giudizio di Moggi circa la valutazione degli agenti che sono “un cancro del calcio”, così come il fatto che la Juventus dovrebbe essere esclusa a priori dal prossimo mondiale per club perché, secondo ADL, non ha partecipato alle coppe in corso in questa edizione.

Io ritengo che sia una battuta, come fa sempre De Laurentiis. Non penso assolutamente a un discorso del genere anche perché il regolamento è diverso. Il problema di fondo è che lui adesso sta stimolando la sua squadra a fare quello che non ha fatto fino ad ora, dopodiché dire che la Juventus non potrebbe partecipare diventa un discorso fuori luogo e fuori posto per un Presidente, questo è il punto.

Vede bene Ibra dirigente o lo vedeva meglio in campo?

Lui può diventare un grande dirigente perché ha personalità, perché ha carisma per interloquire con la squadra, ha tutte quelle qualità che possono portarlo a fare il dirigente sportivo. Siccome però il dirigente sportivo per essere bravo deve essere anche un dirigente amministrativo, non lo conosco e quindi non posso esprimermi, dico soltanto una cosa, che è entrato in un contesto che secondo me non gli giova soprattutto perché quelle dichiarazioni di Cardinale si possono fare in spogliatoio, non praticamente per far capire che il responsabile è solo uno, cioè l’allenatore. Io invece dico che questa squadra, il Milan, nel contesto di quello che è stato fatto con gli algoritmi etc., è una squadra carina, dove però i centrocampisti sono tutte mezze punte, dove non c’è l’incontrista che va addosso, dove devono utilizzare spesso e volentieri un esterno sinistro come Theo Hernandez e fargli fare addirittura il difensore.

Poi si parla degli infortuni, gli infortuni muscolari dipendono dalla prevenzione che si fa. Evidentemente il settore medico del Milan non vede molto gli allenamenti perché quando si fa la prevenzione dell’infortunio si va anche a cercare e vedere come corrono i giocatori durante gli allenamenti e si capisce se qualcuno è più affaticato dell’altro, quindi quando per esempio sentii dire io volano togliere il preparatore tecnico al mister Pioli, non è che mi veniva da ridere, ma mi veniva da pensare che era una società che ancora non era entrata nel clima e Cardinale credo che con quelle dichiarazioni abbia dimostrato di non fare un servizio molto bello al Milan, oltretutto con questo sistema qui demotiva sicuramente Pioli. lo demotiva di fronte all’opinione pubblica ma soprattutto di fronte alla squadra e questa è una cosa che non va bene per un Presidente, dovrebbe anzi aiutare soprattutto in presenza e in prospettiva di una partita come quella contro la Lazio che può contare molto, perché il Bologna incombe, come l’Atalanta.

Come si spiega il cambio di passo della Roma con DDR in panchina?

La squadra è stata liberata dall’idea di Mourinho, che era più per se stesso che per la squadra. L’ho sentito andare contro giocatori e società, è un prendere o lasciare, fa parte anche dell’uomo esaltare e valorizzare il personaggio. De Rossi è un uomo semplice, si è adeguato all’ambiente e ha lasciato libertà ai giocatori, soprattutto rimettendoli nei loro ruoli. Vedo una squadra più libera, meno legata alle idee dell’allenatore, che però partecipa alle partite. Non fa dichiarazioni eclatanti, sta con la squadra e lo si sente quando parla. È diverso da Mourinho, che magari aveva più presa sul pubblico, guai a chi lo toccava. La società ha avuto il coraggio di capire che era meglio cambiare, altrimenti non si sarebbe più visto il gioco del calcio con lui.