“Lottare contro il cambiamento climatico” è questo il tredicesimo punto dell’Agenda 2030. L’obiettivo è come sappiamo, ridurre le emissioni di Co2 del 55 % entro sei anni. Un goal abbastanza ambizioso, considerando che i dati sul climate change non sono per nulla incoraggianti. In base alle analisi pubblicate sul sito dell’Agenzia internazionale dell’energia, le emissioni di Co2 sono aumentate drasticamente. L’aumento delle emissioni di anidride carbonica è stata dell’1,1% nel 2023, per un totale di 410 milioni di tonnellate. Nell’ultimo anno è stato quindi raggiunto il record di 37,4 miliardi di tonnellate. I responsabili di questo notevole aumento di Co2 nell’ambiente, sarebbero India e Cina.
“La CO2 non è un “inquinante” ma un semplice componente ordinario dell’atmosfera, per di più essenziale per la crescita delle piante. Ci fanno rinunciare allo scaldabagno a gas, tassano le nostre case perché non abbastanza coibentate, pure se si trovano in Sicilia“, è questa l’introduzione di “Per non morire al verde”, il libro di Fabio Dragoni. Se il mondo intero fosse vittima di una esponenziale Truffa del green? Questa è la domanda su cui ruota il libro di Dragoni. “In Islanda stanno installando apparecchi in grado di risucchiare dall’atmosfera 4.000 tonnellate l’anno di CO2? Ma la stessa quantità pari a 4.700 tonnellate di CO2 è stata impiegata viene emessa dall’umanità semplicemente respirando, in pochi secondi”.
“Nel 2020 abbiamo sperimentato il lockdown e il risultato di queste politiche di chiusura, ha portato ad emettere esclusivamente il 5 % di Co2 a livello planetario. Un fenomeno del genere non si era mai verificato: persino la Cina ha emesso meno carbone. Il risultato? Questo dato è stato irrilevante e la Co2 successivamente, ha continuato a crescere” commenta Fabio Dragoni Vicedirettore di CulturaIdentità.
“Per raggiungere gli obiettivi climatici dovremmo farne almeno 4 di lockdown. Il geologo Ian Plimmer dice che l’essere umano respira 1 di Co2 ed emette 100: questo potrebbe essere il motivo per il quale non riusciamo a diminuire i livelli di Co2“.
Secondo Dragoni quello che il pianeta sta affrontando potrebbe essere risolvibile, ma trovare una soluzione, non interessa a nessun governo. I nuovi ideali della truffa del green impongono ai cittadini dei limiti nello stile di vita, al livello economico e sociale. A farne le spese è la gente comune che è costretta a pagare la tassa sulla Co2 per proteggere un mondo, che in realtà non rischierebbe di finire per colpa del cambiamento climatico. Come vengono convinti i cittadini? Con la frase, “siete voi che inquinate emettendo CO2“: niente di più vittimistico.