Quello del dossieraggio è uno degli scandali di cui non avremmo mai voluto sentir parlare.
Il fatto? Numerose intrusioni illecite nel sistema informatico delle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) hanno portato alla violazione della privacy di figure pubbliche provenienti da vari ambiti, inclusi politici e personaggi noti dello spettacolo e dello sport. Al centro dell’indagine condotta dalla procura di Perugia, relativa agli accessi non autorizzati ai database della Procura nazionale antimafia, si trova Pasquale Striano, un ufficiale della Guardia di finanza. Si ipotizza che abbia consultato tali dati senza le dovute autorizzazioni, con oltre ottocento accessi registrati nel periodo tra il 2021 e il 2022. Al momento, non emergono evidenze di attività di raccolta di informazioni compromettenti, e l’ufficiale ha costantemente ribadito la lealtà del proprio operato.
Enrico Michetti ha commentato ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale‘ l’accaduto: “Innanzitutto, in questo caso, si lede il principio democratico, perché una persona non può essere spiata, una persona non può non sentirsi più libera di fare le cose che deve fare perché sa che quello che fa può essere tirato fuori e utilizzato strumentalmente contro se stesso. Quindi inserendolo in contesti dove tutto è assolutamente legittimo, ma utilizzare parole o frasi estrapolate da dati riservatissimi questo significa gettare fango su quella persona, per cui controllare ogni momento della vita della persona per estrapolare dei piccoli segmenti che sono assolutamente logici, che sono assolutamente in linea col comportamento umano, ma che possono se posti in un altro contesto fare in modo, dare un’immagine distorta di quella persona, è un’azione che lede la libertà personale“
Ascolta l’intervento integrale ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’
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