Salari bassi? Dategli la cannabis: Schlein sta per produrre altri mille Abruzzi

In Abruzzo ha trionfato nei giorni scorsi la destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni. La sconfitta recente in Sardegna del centrodestra aveva indotto alcuni interpreti, forse un po’ frettolosamente, a pensare che fosse ormai principiato ovunque il crollo del partito atlantista e liberista di Giorgia Meloni, partito colpevole di aver tradito, in quanto forza governativa, le promesse elettorali, abbandonando ogni riferimento alla Patria e al popolo italiano, per consegnarsi al più indecente sostegno delle guerre imperialistiche della NATO e dei diktat di Bruxelles.

Così per ora evidentemente non è, come suffragato in modo inconfutabile dalla vicenda abruzzese. Come non mi stanco di ripetere financo ad nauseam, nulla cambia se a vincere è la destra neoliberale o la sinistra neoliberale.

Esse sono egualmente piegate al liberismo come governo per il mercato e all’atlantismo come appoggio all’imperialismo statunitense e alla sua efferata libido dominandi, che continua a produrre cumuli di cadaveri in tutto il mondo. Destra e sinistra sono oggi le due ali dell’aquila neoliberale, che vola alta nei cieli per poi scendere in picchiata rovinosamente sui popoli e sui lavoratori. Detto altrimenti, destra e sinistra sono le articolazioni del partito unico del capitale.

Sono ciò che rende possibile il finto pluralismo della società del mercato e, con essa, anche l’alternanza senza alternativa, tale per cui che a vincere la destra o che a vincere sia la sinistra vince sempre comunque il mercato. Credo che possiamo dirlo senza tema di smentita: Giorgia Meloni è attualmente davvero molto fortunata, dacché all’opposizione vi è Elly Schlein, la quale è politicamente in grado di svolgere sugli elettori lo stesso ruolo svolto dall’acqua sui gatti.

Pensate anche solo a questo fatto davvero surreale: mentre i salari degli italiani precipitano, mentre i diritti sociali evaporano, mentre gli agricoltori sono in protesta per sacrosante ragioni, mentre l’imperialismo più osceno dilaga, ebbene, mentre tutto questo accade, Elly Schlein non trova di meglio a cui pensare che la legalizzazione della cannabis. Vi sarebbe davvero da ridere se solo non vi fosse da piangere.

Ed è proprio per questa ragione, non dimentichiamolo, che Giorgia Meloni, benché abbia abbandonato ogni programma di difesa dell’interesse nazionale, ogni richiamo alla Patria che non sia vuota retorica, può continuare a godere del sostegno di molti italiani. Se solo si desse una opposizione degna di questo nome, allora Giorgia Meloni avrebbe probabilmente già da tempo principiato la propria discesa politica. Ma così non è, come dicevo.

Giorgia Meloni può contare sul fatto che all’opposizione vi è il nulla impastato con il niente. O più precisamente vi è una forza, il Partito Democratico, che è ugualmente neoliberale ed ugualmente atlantista rispetto al partito di Giorgia Meloni e che, dunque, non costituisce in alcun modo una reale alternativa, rappresentando anzi, come già dicevo, semplicemente l’alternanza. prova nel fatto che l’Abruzzo del centro-destra e la Sardegna del centro-sinistra condividono di fatto la stessa visione del mondo.

Ma l’Italia stessa, con la destra o con la sinistra, resta sempre quel che attualmente è, una potenza subalterna a Washington, una forza piegata a Bruxelles, una nazione subalterna alle leggi dei mercati apolidi.

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