Risale a Giugno 2023 l’ultima visita di Steven Zhang alla sua Inter, dopo il nulla. Il giovane rampollo della famiglia Zhang si trova a far fronte a un momento cruciale per le dinamiche societarie dei neroazzurri. Oaktree, il fondo a cui fanno riferimento i finanziamenti che tengono in piedi l’Inter, avrebbe affidato alla propria sezione londinese, considerata quella “delle emergenze” la questione dei prestiti concessi alla famiglia Zhang. A gettar benzina sul fuoco c’è il Corriere della Sera, secondo il quale Oaktree non avrebbe alcuna intenzione di rinnovare il prestito alla società di Via della Liberazione e avrebbe già notificato a Steven Zhang una scadenza per la restituzione prevista tra due mesi.
Come si evolverà la situazione? Cosa rischia l’Inter?
Ne abbiamo parlato con Stefano Agresti e Tony Damascelli a Radio Radio Mattino Sport e News
Agresti: “Zhang rinnoverà il prestito, ma non con Oaktree”
“La scadenza per il finanziamento dell’Inter con Oaktree si avvicina. Tuttavia, il club sta lavorando per rinnovare questo accordo, non con Oaktree, ma con un altro operatore internazionale. È chiaro che, essendo prossimi alla scadenza, i tempi sono stretti. Il presidente Zhang è convinto di chiudere l’operazione in tempo. Tuttavia, Occhi, l’attuale proprietario, sta esplorando altre opzioni, poiché, per quanto ne sappiamo, non ha intenzione di replicare ciò che fece Elliot con il Milan, cioè rilevare il club in caso di insolvenza. Al momento, non sembra che ci sia il rischio di insolvenza, almeno secondo quanto si sa. L’Inter non corre rischi imminenti, anche se potrebbe finire nelle mani di Oaktree in caso di mancato rinnovo del finanziamento. Tuttavia, Oaktree non sembra intenzionata a gestire il club come fece Elliot con il Milan. Anche se Zhang rischia di perdere il controllo dell’Inter, sembra aver preso misure per evitare che ciò accada“
Damascelli: “L’Inter non ha nulla di regolare per iscriversi al prossimo campionato”
“Iniziamo dicendo che questa è una vicenda estremamente triste, malinconica e anche deprimente. Sul conto dell’Inter, dei Moratti – padre e figlio – e di altre figure come Ernesto Pellegrini, così come sui tifosi, sono stati compiuti degli abusi e delle speculazioni da parte di individui cinesi e indonesiani. Questo non solo è ingiusto, ma richiede anche correzioni urgenti.
Questa situazione è perdurata troppo a lungo, con la cecità di coloro che avrebbero dovuto e dovrebbero ancora oggi sorvegliare. Quando si afferma che l’Inter non è a rischio, è ovvio che ci si riferisca alla squadra stessa. Tuttavia, è necessario considerare i debiti, gli stipendi e i fornitori da pagare. La situazione è estremamente delicata e richiede un’attenzione immediata. Ma chi sta pensando a questo? Zhang, per ovvi motivi, sembra non essere coinvolto. E Beppe Marotta, giustamente, non può prendersi carico di queste responsabilità finanziarie.
Questa vicenda è un esempio emblematico di come il nostro sistema non sia in grado di reggere la competizione. I nostri grandi club storici, Inter, Milan e Juventus, si trovano già tutti e tre in situazioni che sembrano uscite da un libro di legge.
Eppure, si continua così, procedendo senza affrontare i problemi sottostanti, e questa non è una situazione accettabile. Inoltre, ci sono altri prestiti in sospeso, considerando che l’Inter ha un debito di 415 milioni di euro che scade nel 2027. Attualmente, l’Inter non è in regola per iscriversi al campionato, il che aggiunge ulteriori complicazioni a questa già difficile situazione”