Il Ramadan ha messo al centro dell’attenzione la presenza in Italia di molti islamici che in alcune zone d’Italia sono numericamente tanto rilevanti da dover essere considerati anche dal punto di vista culturale. Alcune scuole sono state chiuse o hanno sospeso alcune attività per la presenza maggioritaria di studenti musulmani, mentre altri centri abitati come Monfalcone da mesi sono al centro dell’attenzione per problemi di integrazione. Sulla centralità del tema Francesco Borgonovo non ha dubbi e pone alcune domande ai suoi ospiti Simone Pillon e Giorgio Bozzo durante Punto e Accapo: “Mattarella l’ha messa male dicendo che è un argomento di poco conto, invece la storia della scuola di Pioltello, così come quella di Soresina e la situazione a Monfalcone sono molto significative. Bisogna prendere atto della realtà e considerare la presenza della religione massiccia della religione islamica e farci i conti in qualche modo?”
Simone Pillon: “Il ragionamento potrebbe essere anche capovolto. Abbiamo una elevata concentrazione di musulmani in determinate zone? Quando il cardinale Bizzi ci diceva di fare i conti con civiltà affini alla nostra quando parliamo di integrazione. Fu massacrato. Ora sul territorio nazionale c’è una comunità islamica rilevanti. Il modello di società che porta avanti è compatibile con la nostra? Tutti quelli che si riempiono la bocca con parole come accoglienza poi non sanno nulla della civiltà islamica“.
Giorgio Bozzo: “Non credo nel concetto strumentale e ideologico della sostituzione etnica utile solo a creare paura. Non vedo perché debbano lasciare al confine le loro convinzioni e tradizioni soprattutto religiose. Non generalizzerei, il vero problema è pensare alla persona islamica necessariamente come una persona con tendenze barbare e triviali“.