Il 28 Marzo l’Assemblea Capitolina ha scelto di investire nella tutela della pubblica sicurezza dei cittadini di Roma. Quale la strada migliore per prevenire i potenziali rischi nella Capitale? Ovviamente, installare un nuovo sistema di videosorveglianza. Una decisione nata con lo scopo di monitorare i continui furti e atti vandalici presenti in città. Nelle zone più pericolose di Roma sono state installate ben 50 nuove telecamere di videosorveglianza. Un passo che fa parte di un quadro più ampio, ossia prevedere la riqualificazione urbana di Roma. Tra gli obiettivi principali: un nuovo piano regolatore, e una rigenerazione degli spazi urbani. La Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, illustra il nuovo piano per la città a Lavori in Corso con Stefano Molinari.
“L’obiettivo è arrivare a 900.000 euro di finanziamenti, per poter estendere la videosorveglianza anche in altre zone di Roma: per esempio nei parchi e nelle aree ludiche. Abbiamo ripristinato gli Osservatori territoriali sulla sicurezza in ogni Municipio e abbiamo attuato un protocollo d’intesa tra Roma Capitale e la Prefettura. Tra poco tempo sarà completata l’installazione di 1000 telecamere a tecnologia avanzata, che copriranno tutta la città.
La procedura è stata messa in pratica anche in vista del Giubileo. La messa in campo di questi strumenti è fondamentale ma servirà anche la consapevolezza della tutela del bene comune per ogni singolo cittadino”.
L‘Assemblea Capitolina sta anche lavorando ad importanti delibere che saranno fondamentali per garantire il corretto sviluppo urbano della città. “Dovremmo esprimerci anche sulla trasformazione del diritto di superfice in diritto di proprietà, nei piani di zona di Acquacetosa, dei Giardinetti, della Rustica e di Settecamini. Si parla di passaggi decisivi, perché vogliamo favorire una stabilizzazione del diritto all’abitazione dei cittadini romani, con l’eliminazione del vincolo temporale di 99 anni.
Poi c’è la delibera per l’adozione della variante delle norme tecniche di attuazione riguardo al Piano Regolatore. L’obiettivo è renderlo attuale a quelle che sono le esigenze della città di oggi. Si tratta di un passo importante perché rientra nel tema della rigenerazione urbana e riqualificazione dello spazio pubblico: non tradendo i criteri minimi ambientali. Sarà importante rigenerare gli spazi urbani e restituire alla città un forma e un ordine coerenti a quelle che sono oggi le necessità reali dei cittadini: visto che le norme precedenti erano obsolete.
“Ci sono territori che sono più indietro: e questi territori vanno riqualificati e vanno fatti investimenti per non renderli di Serie B”.