Svilar 6,5
La sua reattività è servita, eccome, in occasione degli estemporanei sussulti milanisti.
Celik 7,5
Monumentale soglia di attenzione, grande intensità nelle transizioni offensive, l’accettazione di ogni duello con Theo. Partita che evidenzia una condizione fulgida.
Mancini 8
Domina, imposta, guida. Poi, ormai si è fidanzato con la rete: – Amor che al gol gentil ratto s’apprende… –
Smalling 6,5
Qualche impaccio iniziale, poi una partita che trasuda autorevolezza.
Spinazzola 6,5
Nel finale del primo tempo si apre il gioco anche sul suo lato. Gran lavoro nel proporzionare gli spazi, lucidità nelle letture preventive.
Cristante 7
Pesa l’ammonizione, tanto, perché troppo severa. Non lo toglie mai dal “cuore” della partita e delle due fasi di gioco. Col pallone giostra in modo spartano, nei ripiegamenti le gambe seguono sempre la testa.
Paredes 7+
Di lotta, tanto, con mille tackle “estirpati” anche a terra; mille duelli accettati; mille palloni messi in dispensa.
Pellegrini 6,5
A qualcuno potrebbe sembrare “timida” la sua partita; a ben vedere è stata sorniona, con tanti ricami in palleggio mai fini a loro stessi.
Dybala 6+
Prende tutte le botte che gli promettono i rossoneri, dal centrocampo in giù: segno che anche quando sembra incidere poco in realtà sposta parecchio.
Lukaku 6,5
Ancora non brillante come dovrebbe e potrebbe sotto porta, ma per il resto una soglia di utilità che comincia nei primi minuti con tante sponde e a tratti lo vede anche…stopper.
El Shaarawy 8
Prestazione “olandese”, da calcio totale, nell’accezione più degna del termine. Soglia di sacrificio commovente, fino alla fine, intensità addirittura a tratti crescente, versatilità tattica che non lo ha mai visto uscire dalla contesa. Tre partite in una: non due, tre.
Abraham 6
Ci mette anche stavolta quello che può per alzare la squadra e farla respirare.
Aouar SV
Bove SV
Llorente SV
De Rossi 8,5
La sua Roma disputa una gara commovente sia nella fase più dominante che in quella più complicata, ma mai sofferente. Mentalità autorevole e grande fondo atletico. Con le sue intuizioni ha opacizzato gli aggettivi che il Milan da un paio di mesi a questa parte stava meritando. La soglia di maturità della sua squadra farà sì che al fischio d’inizio del ritorno si ragioni senza pensare al gol di vantaggio.
Paolo Marcacci