Il ministro onorevole Giancarlo Giorgetti affronta le sfide dei conti pubblici italiani con un deficit del 7,2% del PIL principalmente a causa del super bonus edilizio.
La Commissione europea probabilmente avvierà una procedura per disavanzo eccessivo e il Ministro chiarisce che questo non dovrebbe sorprendere, considerando le circostanze. Si continua a prevedere una crescita del PIL per il 2024, per il 2025, con un deficit attorno al 4,3%. Tuttavia, la riforma del Patto di stabilità complicherà il lavoro dei tecnici del Ministero del Tesoro.
L’On. Giorgetti enfatizza la necessità di una governance europea flessibile e intelligente, dove il debito pubblico e l’impatto del superbonus sulle finanze statali sembrano essere le principali preoccupazioni europee. Insomma la presentazione del documento di economia e finanze fu ritardata per includere gli ultimi dati sul super bonus e l’onorevole ministro suggerisce la sostituzione dei crediti d’imposta con dei contributi per garantire il rispetto del percorso di spesa.
La Commissione Europea sembra davvero maestra nell’arte della cosiddetta anticipazione retroattiva. Insomma, da almeno tre anni annuncia i nomi dei futuri condannati, tra cui ci siamo sempre noi, anche se poi rimanda all’esecuzione. È come se cercasse di predire il passato, anziché il futuro.
La situazione che stiamo vivendo è una situazione paradossale. perché l’altro giorno parlavo per esempio di sanità e del taglio della sanità che c’è stata nel nostro Paese. Insomma, noi siamo continuamente accusati per il deficit, ci fanno tagliare la spesa pubblica, questo fa soffrire ovviamente le imprese e di conseguenza i posti di lavoro e di conseguenza le famiglie.
Non si capisce, o meglio non è che non si capisce, non si vuole far capire alla gente quello che io cerco di spiegare da anni, cioè che bisogna invertire la rotta, bisogna fare esattamente l’opposto, bisogna espandere la spesa pubblica, espandere i servizi, dare nuovo slancio all’economia, investire sulle imprese, smetterla di demonizzare gli imprenditori, si dirà io sono di parte, certo che sono di parte, io faccio consulenza strategica alle imprese tutti i giorni e mi rendo conto che gli imprenditori sono in difficoltà, sono in difficoltà ad assumere, sono in difficoltà a trovare persone. So che dico delle cose che alla maggior parte delle persone sembreranno follia, ma questo è quello che mi raccontano tutti gli imprenditori ai quali faccio consulenza tutti i giorni. Quindi c’è qualcosa che non va.
In questa narrazione collettiva ci sono da una parte imprenditori che vorrebbero assumere di investire e dall’altra parte c’è invece un sistema europeo che vorrebbe impedirlo. Pensateci. Buona economia umanistica
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi