Genova, il caso di Giovanni Toti alza polveroni mediatici, ci sono state intercettazioni pesanti manca però il quadro completo. Vi è una linea sottile tra finanziamento illecito e favore all’imprenditore o politico che ti sostiene. Al di là della gravità della cosa, regnano dubbi sulla carcerazione preventiva e sull’effettiva necessità di mettere la gente agli arresti domiciliari, detto ciò è giusto approfondire ed entrare nella questione.
Francesco Borgonovo ha intervistato il Responsabile della Sanità DSP Daniele Giovanardi sulla dinamica Toti e sulla recente candidatura di Giovanardi a Modena, con la sua lista Modena Cambia – Contro la guerra, assieme a Beatrice di Maio capolinea.
Afferma: “Al di là dei vecchi schieramenti sono contro Von der Leyen e Draghi.
Sul caso Toti? Hanno sbagliato in principio il capo d’accusa. Ripensiamo anche quando Bassetti e tutta quella combriccola hanno impedito ai medici liberi e pensanti di fare qualsiasi osservazione sull’AstraZeneca, inoltre il delitto più grave è proprio l’imposizione di queste e altre dinamiche contro le persone sane. Il resto vedremo ma la gravità assoluta è ben altro.
Per la situazione di Berlato: ha agito bene raccogliendo consenso, peccato che la stessa Meloni ha nominato Schillaci che tutt’ora mantiene le mascherine negli ospedali non facendo mai chiarezza anche su altro. Non dico che questo sia il gioco delle tre carte ma ci vorrebbe un minimo di pudore”. Il riferimento è alla candidatura di Berlato che, a detta del Responsabile della Sanità, un minimo ha aiutato nel far emergere vecchi scheletri nell’armadio.
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