I dati mentono. Una frase ardita da dire in un’epoca in cui i numeri sono verità religiosa, più che scientifica, eppure molti casi ne sono a riprova. Ultimo dei quali, quello della Liguria e dei dati Covid probabilmente manipolati, un filone d’indagine venuto fuori accidentalmente mentre si cercava tutt’altro sul governatore Toti, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
«Il problema qual è stato… che io avevo già truccato, lui li ha presi, li ha riaumentati… quando me li ha rimandati. Ho guardato e gli ho scritto: “Ma c… Presidente, ma sono fuori…”. Ha detto: “Ma no, li ho un po’ aumentati”. “Ma l’avevo già fatto io” gli ho detto. “C… dimmelo che l’hai già fatto te…”».
Parla Matteo Cozzani in quest’intercettazione telefonica. L’oggetto della discussione tra il capo di gabinetto della giunta della Liguria e il segretario generale della Camera di commercio di Genova Maurizio Caviglia sono proprio i dati Covid, gonfiati e rigonfiati con lo scopo presunto di avere più fondi.
Su questa chiave indagano i Pm, ma anche su alcuni finanziamenti ricevuti dalle fondazioni del governatore da aziende sanitarie private: qualcuno ha dato più risalto a quest’ultima notizia, trascurando la trama sul Covid. Erroneamente secondo il filosofo Diego Fusaro.
“Se è accaduto in Liguria abbiamo ragione di dubitare che sia successo anche altrove“, dice il saggista a ‘Un Giorno Speciale’, “viene da pensare che abbiano manipolato i dati anche altrove. Perché? Ipotizzando, per avere più fondi come già detto, ma come aveva interpretato Giorgio Agamben prima di me, anche perché il dispositivo dell’emergenza funziona al meglio se l’emergenza è radicale“. Più l’emergenza è radicale, più le persone saranno terrorizzate e disposte a legittimare un potere che dica di impegnarsi a fronteggiarla.
Ma ora la domanda che è lecito farsi è anche se l’inchiesta possa allargarsi. “Già il fatto che la questione sia emersa incidentalmente è indicativo: non c’è un interesse nell’andare avanti. Del resto abbiamo visto che anche nelle sedi opportune chi ha gestito l’emergenza è stato assolto con piena formula rispetto a ogni accusa, quindi in qualche modo il sistema si è autoprotetto“.
Plumbeo il cielo, secondo questa visione, se pensiamo al futuro: “Questo è accaduto perché qui subentra la mia tesi. Come sapete ho teorizzato il teorema del rocchetto, che torna sempre indietro. Siamo in una lunghissima Fase 2 che però è destinata a tornare Fase 1, con un’altra emergenza gestita nel medesimo modo“. Ovviamente anche grazie al monopolio dei dati.
L’intervista di Diego Fusaro da Fabio Duranti.
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