La notizia che arriva dalla Slovacchia ha dell’incredibile: il premier Robert Fico è rimasto ferito in un attentato, colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. Secondo quanto riportato dal Ministro della Difesa, Robert Kalinak, in una conferenza stampa fuori dall’ospedale in cui è ricoverato il premier “le condizioni sono straordinariamente gravi, i sanitari stanno lottando per la vita di Fico“.
“Ha subito traumi dovuti a diversi colpi di pistola”, continua Kalinak, “al momento non abbiamo buone notizie e riponiamo la nostra speranza nelle mani dei medici specialisti dell’ospedale. Ora è stabile in terapia intensiva, ma le sue condizioni restano gravi”
Secondo i media slovacchi, l’attentatore è Juraj Cintula, 71 anni, un uomo di sinistra, attivista politico, che ha pubblicato una raccolta di poesie nel 2016 e ha lavorato per un istituto di sicurezza privato. Le prime parole di Cintula durante l’interrogatorio rilasciato alle forze dell’ordine sono state: “L’ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo“.
Secondo Francesco Borgonovo, l’ideologia politica dell’attentatore ha lasciato spazio a una sospetta ipocrisia sulla diffusione della notizia da parte dei media italiani: “Se questo signore che ha sparato fosse stato un simpatizzante dell’estrema destra che ha sparato addosso a un leader europeista, vi immaginate i titoli dei giornali di oggi? Vi immaginate cosa avrebbero scritto i giornali italiani? Non voglio fare un discorso divisivo, però mi sembra ci sia un po’ di reticenza su questo. Se guardiamo i titoli di oggi, nel catenaccio di Repubblica si parla soltanto di ‘oppositore politico’ ma non è specificato nulla. Su altri quotidiani si parla di ‘un poeta attivista politico’, si, d’accordo, ma attivista politico di quale fazione? Perché non è specificato? Perché non c’è nessuno che dica che questo signore è un progressista di sinistra e un europeista? Tutto questo mi suona strano“.
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