“Non si possono servire due padroni“. Chissà se è dalla citazione biblica che il senatore Caudio Borghi ha tratto l’idea per questa proposta di legge, ma di certo le reazioni non sono state ecumeniche.
Forse non tutti sanno che l’Italia è l’unico paese in Europa che ha l’obbligo di esporre la bandiera europea di fianco a quella italiana. Fuori e dentro gli uffici. Così è, se vi pare, dal 1998, con una legge a firma Romano Prodi. Perché capita solo in Italia? Perché la bandiera UE non esiste nei trattati europei. Ebbene sì, il celebre sfondo blu con dodici stelle gialle non è previsto neppure nel Trattato di Lisbona del 2009, ed effettivamente se andiamo davanti al Bundestag, al parlamento austriaco o a quello portoghese, non c’è traccia della bandiera UE. I tre casi sono stati citati proprio dal Senatore della Lega, che pare aver fatto sobbalzare di indignazione parecchi scranni, in Italia e a Bruxelles.
“Dimostra che considerazione ci sia dell’Europa“, dice un indispettito forzista Martusciello, “ecco le priorità della Lega“, commenta Riccardo Magi (Stati Uniti d’Europa), e addirittura “la Meloni intervenga“, dice Graham Watson, capolista di Stati Uniti d’Europa nella circoscrizione del Nord Est.
“Evidentemente ho toccato nel segno“, dichiara ai nostri microfoni Claudio Borghi, “questa legge è indice di una certa sottomissione che a molti di una certa area politica fa piacere. Immaginate che bello arrivare a Montecitorio e trovare solo la bandiera italiana“.
Qualcuno però ribatte: “Così non toccheranno palla in europarlamento“. E’ alla Lega che il forzista Martusciello si riferisce. “Non sapevo della sua esistenza, ma se uno si deve vantare di aver toccato palla in questa legislatura, visti i disastri che ci sono stati dalle case green ai vaccini, io ci penserei due volte“.
L’intervista di Stefano Molinari al senatore Claudio Borghi.
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