“Licenzieremo 10mila burocrati di Bruxelles, e cominceremmo volentieri con te“.
Questa la promessa, in caso di elezione, del danese Anders Vistisen, eurodeputato e candidato con Identità e Democrazia, il fronte unito della destra europea. A chi è rivolta? Alla presidente uscente Ursula von der Leyen. Vistisen ha infatti avuto l’opportunità di un faccia a faccia circa un mese fa al Maastricht Debate 2024, organizzato da Politico. Le elezioni europee si avvicinano, e von der Leyen si ritrova in diverse occasioni a difendersi dalle accuse dei gruppi di opposizione. La prima che menziona il deputato di ID è sull’immigrazione. “La tua presidenza è stata un disastro. Sotto il tuo naso sono passati milioni di migranti irregolari, che sono entrati nel nostro continente“.
La presidente della Commissione europea intanto reagisce con un sorriso e con le braccia ironicamente allargate.
Poi l’accusa più pesante.
L’eurodeputato del Partito Popolare Danese ricorda infatti il noto Pfizergate, la controversa negoziazione tra von der Leyen e il CEO di Pfizer sull’acquisto dei vaccini anti-Covid. Negoziazione che avrebbe visto scomparire anche messaggi di testo, tra Bourla e la presidente, cruciali alla compravendita dei sieri. Una vicenda per cui la stessa von der Leyen è indagata dalla Procura europea. E Vistisen lo ricorda: “Sei stata al centro dello scandalo su Pfizer. Nessun europeo può votare per te. Se fosse per noi di Identità e Democrazia, saresti la prima a essere licenziata subito dopo le elezioni“.
Guarda qui il video dell’intervento con i sottotitoli in italiano.
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