Nel 2023 le banche italiane, pensate, hanno avuto un risultato storico, essendo risultate le migliori in Europa. Le divisioni retail delle banche hanno registrato infatti dei profitti superiori o in linea con la media europea, soprattutto nella profittabilità e nell’efficienza, grazie ad un aumento del 50% del margine di interesse. Certo, aumentando ovviamente il costo del denaro e il margine sul denaro, le banche hanno fatto più profitti.
Le banche italiane hanno mostrato una crescita record del margine di interesse che è stato il risultato di impieghi più esposti a tassi variabili e alla gestione efficiente dei costi di raccolta. Infatti, nonostante l’innalzamento dei costi operativi e la riduzione dei costi gestionali, l’efficienza è migliorata, portando a un significativo aumento dei profitti per cliente, con un incremento, pensate, del +124%. Insomma, per le banche italiane pare che le cose vadano a gonfie vele e per il 2024 prevedono dei profitti superiori alle aspettative, nonostante le potenziali sfide future legate al margine di interesse e ai costi.
Sembra proprio che siamo di fronte al meraviglioso mondo del margine d’interesse della finanza, dove le banche prosperano applicando dei tassi stratosferici sui prestiti, mentre continuano a tenere i tassi sui depositi, cioè sui soldi che noi lasciamo nelle banche praticamente a raso terra. Quindi se chiediamo soldi ci applicano tassi stratosferici, se portiamo soldi ci danno margini da poveracci. Insomma, è un’operazione geniale della finanza internazionale, la privatizzazione della gestione del risparmio e dei prestiti, ovvero la creazione di moneta da parte delle banche, potrebbe essere considerata forse una delle più grandi truffe degli ultimi secoli perpetrata ai danni ignari della popolazione. Tutto sommato quello che stiamo vedendo, e questo ce lo segnala anche Il Sole 24 Ore, è che le banche stanno facendo affari record mentre i risparmiatori e soprattutto le imprese arrancano.
Io di mestiere faccio la consulenza strategica alle piccole e medie imprese, tutti i giorni, compreso oggi, vedo delle piccole e medie imprese italiane Parlando con loro, cioè con gli imprenditori, mi rendo conto della totale sfiducia nei confronti della politica perché la politica ha preso un preciso campo d’azione che si chiama finanza. Per chi fosse interessato basta che guardiate il sito valeriomalvezzi.it dove io racconto invece un mondo completamente diverso: quello delle imprese, quello della produzione, quelle delle aziende che producono, risparmiano e creano ricchezza nonostante la burocrazia che sta diventando assolutamente un costo insostenibile per le imprese italiane. Fare pezzi di carta. E vabbè, c’è qualcuno che ci guadagna: le banche. Per quanto?
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’economia umanistica con Valerio Malvezzi