Esistono alcune molecole che, lavorando in sinergia, possono osteggiare sia tumori che infezioni batteriche e virali. In che modo? Il dottor Giuseppe Di Bella lo ha riportato nella sua nuova pubblicazione basata sulle banche dati biomediche come PubMed e Researchgate, correlando diverse terapie per diversi casi oncologici.
Parliamo di ingredienti che, se usati per tempo, possono evitare il peggioramento di infezioni potenzialmente letali in età più avanzata: impossibile non pensare al periodo del Covid, cui pure Di Bella dedica un capitolo in tema di effetti avversi.
Quali sono queste molecole? Di Bella le ha elencate e spiegate a Ilario Di Giovambattista.
“Un elemento fondamentale che sta emergendo ed è incontestabile, Tante cose che si potevano fare nel periodo acuto del Covid non sono state fatte. Tutta una serie di prodotti di cui è documentata e certificata l’attività anti-infettiva, di attivazione immunitaria, di inibizione dello stress ossidativo, dei radicali liberi, non sono stati usati. Però non si sono limitati a questo.
Hanno avuto un atteggiamento di supponenza sprezzante verso i colleghi che li avevano proposti. Allora, uno degli obiettivi del libro è presentare con la massima evidenza possibile, attenendomi a un procedimento di tipo logico, razionale, scientifico, matematico, documentato e verificabile, degli elementi certi della letteratura scientifica. Certi per quali motivi?
Ci sono tutti i presupposti perché possano funzionare, ma c’è un altro aspetto. Queste molecole condividono l’assenza di tossicità alle dosi terapeutiche. Un effetto documentato, una cosa stupenda.
L’effetto è su due fronti, antinfettivo e antitumorale. Prodotti biologici di questo genere intervengono in due livelli perché hanno una matrice comune nelle strutture portanti dell’immunità. Delle reazioni biologiche che consentono un’esistenza fisiologica, un’esistenza sana, per cui c’è una base comune a questi prodotti.
Quali? Io li ho illustrati e sono tanti, sono parecchi prodotti, oltretutto sono sinergici, si possono usare insieme e se li avessero usati insieme, oltre che prevenire una quantità di infezioni e una quantità di contagi, avrebbero abbreviato in maniera sensibile il decorso, l’aggravamento di tante malattie, perché questo effetto sinergico tra questi prodotti è un effetto moltiplicativo. Vi faccio un esempio: il lisozima che abbiamo nel latte materno e nel latte bovino; lattoferrina, alfalattoalbumina, quercetina che è il bioflavonoide più presente nel nostro organismo, il glutatione ridotto, l’alfa-latto-albumina. Sono prodotti che, se sono fatti insieme, estendono un meccanismo d’azione estremamente ampio.
Vi faccio un esempio.
Lisozima: tossicità zero, interviene ai vari settori dell’immunità, innata e adattativa, insieme con la lattoferina. L’alfalattoalbumina che cosa fa? Elimina una quota importante non soltanto di virus ma anche di batteri se usata insieme, per questo insisto sul sinergismo: con la lattoferina interviene sui germi gram-positivi e sui germi gram-negativi e la lattoferina li mette in condizioni tali da essere più sensibili agli attacchi. Quante infezioni partono con il Covid e poi si sono complicate? Altro aspetto importante è che hanno oscurato quando non delegittimato personaggi che lo dicevano, come il Nobel Montagnier”