L’Italia si prepara ad affrontare la squadra più forte del suo girone: la Spagna, che cerca, come gli azzurri, di mettere in cassaforte il passaggio alle fasi finali di Euro 2024.
Con la Croazia e l’Albania entrambe a 1 punto in due giornate, il discorso qualificazione si fa leggermente più favorevole per la squadra di Spalletti. Ma l’Italia dovrà necessariamente, in caso di sconfitta con gli spagnoli, almeno pareggiare con i croati.
E’ possibile? Luciano Moggi ha analizzato la situazione degli azzurri a Radio Radio Mattino – Sport & News.
“Come vedo la Nazionale? Per adesso è difficile stabilirlo, anche perché abbiamo fatto un incontro con una squadra non delle più forti, insomma con l’Albania. Si devono vedere i comportamenti adesso che ci saranno con le squadre competitive.
Su questo penso che non ci siano dubbi. Ritengo che possa fare anche un buon torneo, che sia competitivo. Ai livelli di vincere non penso, però che possa fare un buon torneo, su questo ci credo, anche perché la tattica usata da Spalletti è diversa da quella del precedente, in quanto lui ha preso giocatori anche anziani ma esperti che erano in forma praticamente nelle squadre italiane, mentre Mancini usava i ragazzini anche perché non giocassero i titolari nelle prime squadre, quindi è un po’ diverso il concetto.
La sostanza però qual è? È che questa è una squadra che probabilmente dà più affidamento, su questo non c’è dubbio.
Bisogna vedere fino a che punto. È chiaro che giocare con la Spagna, giocare con la Germania e giocare con l’Inghilterra ci darà la dimensione di quello che vale la nazionale italiana“.
Il commento va anche verso uno dei giocatori rivelazione della Serie A.
“Calafiori? Se parliamo del Calafiori al Bologna, è un ottimo giocatore.
Poi dopo però, se andiamo a ritroso e guardiamo quando giocava nel Basilea, non era proprio così.
Sono quei giocatori che si modificano anche col cambio della maglia.
Evidentemente andare a Bologna gli ha fatto molto bene, sotto la regia di Thiago Motta ancora meglio.
È chiaro che in questo momento, se prendiamo la partita fatta con l’Albania, si è visto un Calafiori straripante che riesce a essere difensore, centrocampista e anche attaccante. Ora bisogna vedere se queste cose le può fare con chi è molto meglio dell’Albania.
Questi sono i punti da dirimere in questa squadra che ha tanti punti interrogativi.
Ho letto sui giornali “Nazionale straripante”, e secondo me ha sbagliato tante occasioni, ma se all’ultimo minuto Donnarumma non avesse parato con la schiena quel tiro, se fosse venuto fuori il 2 a 2, il titolo quale sarebbe stato?“