L’Italia perde malamente contro la Spagna. Una partita sofferta e una sconfitta che abbiamo portato a casa con l’autogol al ’55 di Calafiori. La Spagna ha dominato per tutto il primo tempo, dando parecchio lavoro da fare a Donnarumma. Nico Williams è stato la rivelazione del match: imperdibile per tutta la partita, per ben ’80 minuti Di Lorenzo non è riuscito a toglierli la palla. Un’occasione sprecata per gli Azzurri. La Nazionale ora può solo sperare quantomeno di pareggiare con la Croazia per qualificarsi agli ottavi. Intanto, si porta a casa un’amara sconfitta.
Secondo il giornalista Tony Damascelli “La Spagna è l’arte del calcio, quella che piace a noi latini: giocare bene a pallone, qualità, dribbling. Fabian Ruiz è stato bocciato dal Napoli perché troppo lento. Perché noi dobbiamo avere la corsa, non la qualità, la corsa. Meglio prendere uno come McKennie, che come Fabian Ruiz, no? Comunque la Spagna ha fatto il suo, noi non l’abbiamo fatto.
A forza di inseguire questo linguaggio post moderno, che spiega per ogni partita secondo per secondo, centimetro per centimetro quello che sta per accadere, tu hai perso di vista i fatti: saper giocare a pallone. Appena uno stoppa la palla: “oh, ha stoppato un pallone” “.
Secondo il giornalista Alessandro Vocalelli: “quelli che pensano che il calcio sia solamente una questione geometrica, secondo me non hanno capito niente del calcio. Per il calcio giovanile, a me hanno detto che da 12 anni, 13 anni, nessuno può fare un dribbling di più perché sennò è lesa maestà”.