Fleximan sbarca in Inghilterra, ma si chiamano Blade Runners. E sono più di uno.
I “Fleximen” inglesi, in realtà, esistono già da qualche tempo, ovvero da quando l’area ULEZ di Londra si è allargata ulteriormente.
Cosa significa ULEZ? Ultra Low Emission Zone, ma in poche parole costituisce una ZTL all’inglese, più rigida e più drastica sulle regole ambientali rispetto alle tradizionali ZTL italiane. Il principio è lo stesso: vengono installate telecamere in determinate aree della città di Londra che registrano le targhe delle automobili che entrano ed escono dalle zone a basse emissioni. Le vetture non autorizzate sono quelle non idonee, quelle con caratteristiche non sufficientemente “sostenibili” (quindi i veicoli a gas dal 2006 e i diesel precedenti al 2015).
L’intento? Quello di salvaguardare l’ambiente, rendere l’aria “migliore”, dice il sindaco Sadiq Khan.
Oppure anche quello di dire addio alle auto.
Euronews riporta le parole di Hirra Khan Adeogun di Possible: “Per troppo tempo i londinesi più poveri sono stati colpiti dal dominio automobilistico di massa, in cui le automobili sono state poste al vertice delle infrastrutture politiche e sociali. E questo, adesso, è un modo per iniziare a tornare indietro. Sappiamo che entro il 2030 dovremo ridurre l’uso della nostra auto di almeno il 25%. E l’ULEZ è solo un piccolo passo per arrivare a questo obiettivo“. Peccato che poi i londinesi più poveri, presumibilmente quelli con le auto più vecchie e meno ecologiche, debbano farsi un abbonamento per entrare con la propria macchina nella ZTL di Londra, che nel 2023 si è allargata a tutta l’area metropolitana della capitale. La tariffa giornaliera è di 12 sterline e mezzo per entrare nell’ULEZ. Molti non l’hanno presa benissimo, tra chi dice di doversi trovare un lavoro solo per pagare l’accesso all’area e chi invece passa direttamente per azioni illegali di vandalismo organizzato.
I “Blade Runners”
Il sabotaggio è iniziato subito dopo l’allargamento dell’ULEZ ed è diventato un fenomeno tanto grave e diffuso da finire su tutti i social.
C’è chi sostiene che già nel settembre scorso i membri di “Blade Runners” abbiano distrutto addirittura almeno un quarto delle telecamere installate. E poi c’è chi il numero esatto dice di non poterlo fornire, (qualcuno a febbraio aveva chiesto a “Transport for London” quante telecamere fossero rimaste coinvolte in atti vandalici. L’autorità risponde che “abbiamo quell’informazione, ma non siamo obbligati a fornirtela”).
Recentemente pare essere riesploso il vandalismo, prontamente riportato sui social anche, a quanto sembra, dagli stessi vandali.