‘Ieri sono stato chiamato da un call center e si è spacciato per il mio fornitore di energia dicendomi come motivazione che qualche altro gestore avrebbe fatto un contratto a mia insaputa’.
Non è un episodio isolato, quello raccontato da un ascoltatore nel corso di “Un Giorno Speciale”. Il progresso tecnologico che si sublima più recentemente nei sistemi di clonazione della voce made in IA ci pone davanti a quesiti e sfide che mai avremmo immaginato di fronteggiare così presto.
L’uso etico di queste tecnologie è ancora un dibattito allo stato embrionale, ma nel frattempo queste tecnologie esistono, e agiscono di già ai danni dei meno consapevoli. Come nel caso di qualche call center che strappa un sì fasullo, stringendo contratti a insaputa del consumatore
“Non si può più lasciare neanche un telefono cellulare in mano ad una persona più anziana perché lo chiamano in 2000, magari quello gli dice sì al telefono, magari la persona anziana ha intestato qualcosa…Viene chiamata da uno di questi call center illegali ma che nessuno ferma perché sono all’estero e quindi non li vai a prendere. Tutto questo va fermato, ma va fermato perché l’anziano che riceve una telefonata dice delle cose al telefono che poi questi montano e dicono che ha fatto un contratto. All’anziano poi arriverà una bolletta con prezzi esorbitanti. Se sei un truffatore al telefono, sarai un truffatore anche dopo. Non dovrebbe accadere in un paese civile. Si devono tutelare le fasce più deboli delle persone”.
Lo Stato deve dire no per primo a questa pratica. “Se io voglio mi informo e ti chiamo, c’è la pubblicità tradizionale. Un’azienda seria ci mette la faccia, nome e cognome del titolare, viene qua in questo studio, si siede di fronte a questo microfono, prende un impegno col pubblico e lo rispetta, perché c’ha una faccia, un nome e un cognome.
Questi invece sono apolidi, è gente che non sai manco da dove ti chiamano”.
E’ tutto vero e sta accadendo adesso: “Possono utilizzare le parole che tu dici per montarle poi con i sistemi computerizzati, per dire che tu hai fatto un contratto con loro, e ti mandano la bolletta. Fra un po’, se noi accettiamo questo fatto, i contratti telefonici, le mail che hanno valore legale, ci troveremo veramente con le spalle al muro. Chiunque potrà, ingannando i dati, manipolando quei dati, far dire che noi abbiamo detto o fatto una qualsiasi cosa”.
L’editoriale di Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’.