Accade in Germania: l’emittente Compact Magazine è stata chiusa dal ministro dell’Interno Nancy Faeser.
Le accuse? Nazismo, fascismo, razzismo, antisemitismo e chi più ne ha più ne metta. Così il giornale tedesco, e corrispondente televisiva, è stato vietato nel Paese. “Oggi ho bandito la rivista estremista di destra Compact – dichiara la Faeser in un video pubblicato su X – Compact è il portavoce centrale della scena estremista di destra. Persegue un chiaro programma di messa in rete degli estremisti di destra e di diffusione di ideologie cospirative antisemite. Il suo obiettivo autoproclamato è distruggere la nostra società liberale. Questa rivista incita e agita in modo indicibile contro gli ebrei, contro le persone con una storia di migrazione e contro la nostra democrazia parlamentare. Ecco perché il nostro divieto è un altro duro colpo contro l’estremismo di destra. Vorrei ringraziare le autorità di sicurezza federali e gli Stati federali partecipanti per questa misura coerente nella lotta contro l’estremismo di destra“.
Riportano la notizia anche alcuni media di informazione italiani, parlando del giornale di “estrema destra” negazionista del Covid, conosciuto per essersi schierato anche contro i vaccini. Ma non solo: Compact TV aveva solo qualche giorno prima intervistato Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. “In Germania adesso – commenta l’avv. Renate Holzeisen in diretta – stanno osservando con grande attenzione i legali, i costituzionalisti, i diritti dei media per capire che cosa adesso succede dal punto di vista giuridico”. Un episodio che secondo Holzeisen ci fa chiedere se “in Germania si possa ancora parlare di uno Stato di diritto“.
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