Inglesi da una parte, a protestare contro l’immigrazione. Dall’altra gruppi sedicenti antifascisti e musulmani, molti dei quali nelle immagini diffuse online sono armati di machete. E’ la reazione alle proteste dette “di estrema destra” da molti media italiani che imperversano nel Regno Unito da giorni. Più precisamente da lunedì scorso, quando a Southport sono rimaste uccise tre bambine. La scelta di non pubblicare l’identità dell’attentatore ha suscitato lo sdegno generale, divampato in protesta quando non in azioni violente nei centri adibiti all’accoglienza dei migranti. Alla fine si trattava di un 17enne nato in Inghilterra e originario del Ruanda.
Dalle contro-proteste sono scaturite guerriglie urbane che hanno suscitato la linea dura del governo laburista: un consulente paventa perfino l’ipotesi di un nuovo quadro emergenziale con più poteri d’arresto ai poliziotti “per impedire che le persone si radunino in presenza di un chiaro intento di alimentare disordini violenti“.
“State certi che vi pentirete di aver preso parte a tali violenze“, ha detto il premier Starmer, che in mattinata ha incontrato gli agenti di polizia: “Chiunque sia se la vedrà con tutta la forza della legge; questa non è protesta, è criminalità organizzata e violenta”.
Finora sono 370 gli arresti secondo quanto riporta Gavin Stephens, a capo del National Police Chiefs’ Council.
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